Pubblicato il: 24/04/2019

Una nuova tomba, completamente nascosta sotto sabbia e detriti, probabilmente utilizzata dal periodo tardo-faraonico al periodo romano è la recente scoperta di una missione di scavo italo-egiziana (Egyptian-Italian Mission at West Aswan - EIMAWA 2019), ad Assuan in Egitto.

Gli scavi, diretti da Patrizia Piacentini, docente di Egittologia e Archeologia egiziana dell'Università Statale di Milano, e da Abdelmanaem Said del Ministero delle Antichità egiziano, hanno mappato circa 300 tombe databili tra il VI secolo a.C. e il IV secolo d.C., situate sulla riva occidentale di Assuan, nell'area che circonda il Mausoleo dell'Aga Khan.

Il gruppo italo-egiziano

Il gruppo della missione Egyptian-Italian Mission at West Aswan - EIMAWA 2019), ad Assuan in Egitto

La 'nuova' tomba, seppur depredata dai ladri nell'antichità, ha conservato circa 35 mummie e molti oggetti funerari che hanno permesso di considerarla una vera e propria necropoli, tra cui anche un testo completo in geroglifico con l'indicazione del nome del proprietario, chiamato Tjt, insieme all'invocazione agli dei della prima cataratta del Nilo, Khnum, Satet e Anuket, e ad Hapy, il dio del Nilo.

La necropoli presentava una stanza funeraria principale e una laterale: nella prima sono state trovate 30 mummie ben conservate, tra le quali alcune di bambini piccoli che erano state depositate in una lunga nicchia laterale, e appoggiata a una parete, una barella intatta in legno di palma e strisce di lino, usata dalle persone che avevano depositato le mummie nella tomba. A corredo, vasi contenenti bitume per la mummificazione, cartonnages (sorta di maschere funerarie fatte di strati di lino o di papiro incollati insieme con intonato o resina) sia bianchi, e quindi pronti per essere dipinti, sia già dipinti, oltre a una statuetta in legno ben conservata e dipinta dell'uccello-Ba, che rappresenta lo spirito del defunto.

Nella seconda stanza, quella laterale, la missione internazionale ha rinvenuto, invece, quattro mummie, accompagnate da vasi che contenevano ancora resti di cibo, fondamentale per il 'viaggio' che il defunto si accingeva a compiere. Due mummie sovrapposte, probabilmente di una madre e di suo figlio, erano ancora coperte da cartonnage dipinto fatta con papiro, mentre un sarcofago era stato scavato direttamente nel pavimento roccioso.

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