Pubblicato il: 31/01/2020
Il logo di "ERA PerMed"

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Sono due i progetti a cui partecipa l’Università Statale di Milano - in un caso in veste di coordinatore e nell'altro di partner - vincitori del bando ERA PerMed 2019, iniziativa dedicata alla ricerca nell'ambito della medicina personalizzata, sostenuta da 32 enti finanziatori di 23 Paesi e cofinanziata dalla Commissione Europea. Il budget stanziato dai promotori, circa 30 milioni di euro, è stato destinato al supporto di progetti transnazionali e interdisciplinari che si avvalessero della collaborazione tra università, clinica e industria con un coinvolgimento attivo dei pazienti.

La Statale è coinvolta in due dei tre progetti finanziati: come coordinatore, con Lisa Licitra, docente del dipartimento di
Oncologia ed Emato-Oncologiaper il progetto "SuPerTreat", nell'ambito dello studio dei tumori del distretto cervico-cefalico; come partner, con Mario Rosanova, docente del dipartimento di Scienze biomediche e cliniche "L.Sacco" per il progetto "PerBrain", dedicato a strategie innovative e personalizzate sullo stato neurologico dei pazienti affetti da disturbi della coscienza.

SuPerTreat

Guidato da Lisa Licitra, docente di Oncologia medica, il progetto SuPerTreat (Supporting Personalized Treatment Decisions in Head and Neck Cancer through Big Data) coinvolge sei partner europei e si pone l'obiettivo di migliorare la capacità di predizione dell'andamento della malattia e della risposta ai trattamenti in pazienti affetti da tumori del distretto cervico-cefalico. In oncologia nel corso degli ultimi anni sono stati identificati diversi fattori e modelli predittivi, prevalentemente genomici, e tuttavia nessuno di questi è ancora correntemente utilizzato nella pratica clinica, in considerazione delle difficoltà tecniche delle analisi e ai loro costi elevati.

Il progetto SuPerTreat si pone, quindi, il duplice obiettivo di sviluppare nuovi profili genomici di potenziale utilità per i clinici e di valutare il grado di accettabilità di tale tipologia di ricerca clinica basata sui Big Data. Nel dettaglio, saranno svolte in parallelo due attività: da un lato verrà svolta un'analisi approfondita dei dati "omici" e clinici già disponibili relativi a circa 2.500 casi di tumori del distretto testa-collo trattati con intento curativo o palliativo, casistica che risulterà una delle più ampie finora disponibili. L’obiettivo è l’identificazione "in silico" dei profili prognostici potenzialmente utili per le decisioni del medico.

In aggiunta, uno studio pilota sarà coordinato dagli psicologi dell'Università degli Studi di Milano in cui si valuteranno l'accettabilità, da parte sia dei medici sia dei pazienti, dei risultati emersi a seguito di una ricerca basata sui Big Data. In considerazione della rapida evoluzione delle tecnologie è infatti fondamentale l'integrazione fra la clinica tradizionale e le vaste potenzialità di ricerca fornite dalle nuove metodiche di intelligenza artificiale che costituiranno un valido ausilio per i medici supportandone le decisioni, con il fine ultimo di fornire ai pazienti una cura sempre più precisa e personalizzata.

PerBrain

Il progetto PerBrain (A Multimodal Approach to Personalized Tracking of Evolving State-Of-Consciousness in Brain-Injured Patients) è stato proposto da un consorzio internazionale formato da cinque partner, tra cui l'Università Statale di Milano con Mario Rosanova e Marta Bassi, docenti del dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche "L. Sacco".

Il progetto di ricerca, della durata di tre anni, si propone di sviluppare una strategia innovativa e personalizzata di valutazione dello stato neurologico dei pazienti affetti da disturbi della coscienza basata su tecniche avanzate di neuroimaging ed elettrofisiologia applicate ripetutamente nel tempo. I danni cerebrali causati da un ictus, da un trauma cranico o da un infarto cardiaco possono portare a gravi condizioni neurologiche note come disturbi della coscienza.

Ad eccezione del coma, una condizione ben caratterizzata e di durata limitata, la diagnosi precisa dei disturbi della coscienza è molto difficile e soggetta ad errore. Per questo motivo i disturbi della coscienza rappresentano un grande problema clinico e di natura sociale, gravando sulle famiglie delle persone colpite. Inoltre, data la mancanza di una definizione univoca di coscienza essi costituiscono anche un dilemma di natura scientifica. 

Il progetto PerBrain intende quindi migliorare le capacità predittive e prognostiche del medico, fornire elementi nuovi per la comprensione della fisiopatologia dei disturbi della coscienza che possano suggerire inedite strategie riabilitative. Una delle peculiarità del progetto risiede nella valutazione del grado di stress e della percezione della condizione del proprio caro da parte dei familiari che si prendono cura dei pazienti (caregivers).

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