Pubblicato il: 22/09/2022
Una vetrina di libreria

Una vetrina di libreria

“Librerie e librai. Un mondo in trasformazione” è il titolo dell’incontro organizzato dal Centro Apice - Archivi della parola, dell'immagine e della comunicazione editoriale dell’Università Statale di Milano il 27 settembre (ore 15.30, Sala Napoleonica, via Sant’Antonio 10). L’incontro sarà trasmesso anche on line sulla piattaforma Teams  

Organizzato in occasione dell’uscita dell’ultimo libro di Jean-Yves Mollier, professore emerito di storia contemporanea a Parigi, “Storia dei librai e della libreria dall’antichità ai nostri giorni” (Roma, edizioni e/o, 2022, traduzione di Alberto Bracci Testasecca, con un saggio di Elisa Marazzi), vero e proprio omaggio ai librai e alla loro infaticabile opera di mediazione culturale, l’incontro anticipa le iniziative organizzate per i 20 anni del Centro Apice, che saranno celebrati in particolare nel mese di ottobre.

“Figure proteiformi che da cinquemila anni a questa parte sono sopravvissuti alle catastrofi che avrebbero dovuto provocarne la scomparsa” è la definizione di libraio di Jean-Yves Mollier che il 27 settembre interverrà all’incontro con Elisa Marazzi e con gli studiosi Alberto Cadioli, Laura Lepri e Irene Piazzoni. A coordinare i lavori sarà Lodovica Braida, presidente del Centro Apice.  

Nel caso italiano, è uno degli spunti di riflessione per l'incontro, le prime librerie self-service aprono nel nostro Paese poco più di sessant’anni fa. Fino a quel momento il banco del libraio si è frapposto tra l’acquirente e i dorsi dei libri ordinati in fitte scaffalature. Da un lato il self-service elimina questa barriera, fisica e simbolica; dall’altro mette in discussione la centralità della figura del libraio. Sembra paradossale, ma le sfide degli ultimi decenni – la grande distribuzione organizzata prima, i colossi dell’e-commerce poi, insieme a nuove forme di consumo culturale e di interazione sociale – hanno rapidamente riportato i librai - e le libraie - al centro del sistema libro. C’è chi consegna in bicicletta; chi, durante il primo lockdown, ha organizzato sistemi di vendita online per le librerie indipendenti; chi procura i libri in giornata per battere sul tempo i colossi dell’e-commerce. Ma la sfida, naturalmente, non è solo contro il tempo. C’è chi organizza festival letterari; chi, proponendo book-club e gruppi di lettura, movimenta la vita culturale di provincia; o, altrove, supplisce alla carenza di iniziative istituzionali.  “Non sperate di liberarvi dei libri” ammonivano Umberto Eco e Jean-Claude Carrière in un volume del 2009. Forse non è neppure il momento di pensare a una scomparsa dei librai.

Contatti

  • Centro Apice - Archivi della parola, dell'immagine e della comunicazione editoriale