Pubblicato il: 31/08/2018
Mucche al pascolo

Mucche in un pascolo alpino

La rivista Molecular Ecology pubblica lo studio interdisciplinare condotto sui sugli alti pascoli della Valtellina, che ha portato a una serie di scoperte interessanti sull’ interazione tra le comunità di organismi presenti nel suolo e sopra il suolo, sottoposte a un gradiente di disturbo legato all’attività di pascolamento di bovini e capre.

Lo studio è stato condotto dal gruppo di esperti guidato da Gustavo Gandini e Matteo Montagna - dei dipartimenti di Medicina veterinaria e di Scienze agrarie e ambientali dell’Università degli Studi di Milano-  in collaborazione con la Fondazione Fojanini, con Flavia Pizzi e Paola Cremonesi dell’Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria del CNR e con l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche finanza lo studio insieme alla Regione Lombardia.

Al centro della ricerca vi sono le comunità vegetali e del suolo, queste ultime investigate tramite l’analisi del DNA ambientale, delle aree altimontane destinate al pascolo e sottoposte a diversi livelli di disturbo e contenuto di azoto.

I risultati dello studio dimostrano che, a differenza di quanto si è sempre ritenuto, le comunità vegetali non determinano automaticamente la struttura delle comunità degli altri organismi, ma che queste presentano un grado variabile di dipendenza, con i funghi che sono più strettamente legati alle comunità vegetali, mentre invertebrati e batteri sono scarsamente legati a esse.

Mentre le comunità vegetali presentano una più elevata diversità a livelli intermedi di disturbo, in accordo con precedenti teorie ecologiche, le comunità di batteri, funghi e invertebrati del suolo non seguono questo trend: la diversità dei primi rimane pressoché invariata lungo il gradiente di disturbo, mentre funghi e invertebrati presentano elevati livelli di diversità in ambienti poco o per nulla disturbati.

La ricerca, tutt’ora in corso, è indirizzata a comprendere l’impatto dell’abbandono dei pascoli alpini sui servizi ecosistemici, ed è molto importante per lo sviluppo di politiche di gestione della biodiversità specifiche per i diversi gruppi di organismi, necessarie in uno scenario di cambiamento ambientale e di uso del suolo.

Contatti

  • Matteo Montagna
    Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia