Pubblicato il: 20/11/2020
Il logo dell'iniziativa Malaria Free Italy

Il logo dell'iniziativa Malaria Free Italy

Si tiene il 24 novembre, in modalità online, l’evento Malaria Free Italy, iniziativa internazionale per ricordare il 50esimo Anniversario della dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di eliminazione della malaria in Italia.

Si tratta di un importante traguardo e la web conference, organizzata dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Università di Roma “La Sapienza” in collaborazione con il Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Malaria-Italian Malaria Network (CIRM-IMN), diretto da Donatella Taramelli, docente di Patologia generale presso il dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università Statale di Milano, sarà l’occasione per presentare i risultati raggiunti, ma anche rilanciare le importanti sfide per l’eliminazione e l’eradicazione della malaria nel mondo. Al convegno online interverranno, oltre alla professoressa Taramelli, il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro e importanti scienziati di fama internazionale, tra cui Pedro Alonso, direttore del Global Malaria Programme dell’OMS.

La Malaria è stata endemica in Italia fino al 1950 - ricorda la professoressa Taramelli -. Agli inizi del 1900, quando fu intrapresa la prima campagna nazionale per l’eliminazione della malattia, erano riportati in Italia più di 2 milioni di casi e circa 10 mila morti l’anno. Veniva considerata una malattia “professionale” responsabile di un danno economico insostenibile per il paese. E possiamo ben capire ora, in questo periodo di pandemia COVID, quanto sia reale questa affermazione. In meno di 50 anni, il forte impegno politico, gli investimenti adeguati e l’applicazione delle conoscenze scientifiche della eccellente Scuola Italiana di Malariologia hanno permesso di realizzare degli interventi risolutivi che portarono all’eliminazione della malaria in Italia già nel 1960”.

Dalla distribuzione gratuita di chinino nelle tabaccherie, a quel tempo più numerose delle farmacie, all’istituzione di centri sanitari territoriali per istruire la popolazione sui metodi di prevenzione e terapia, fino agli interventi ambientali di bonifica delle aree paludose e l’utilizzo di insetticidi, come il DDT, per la lotta alle zanzare vettrici: una politica di interventi “a tutto campo” che fece da apripista per azioni anche in altri Paesi.

Con l’eliminazione della malaria, però, anche la Scuola Italiana di Malariologia - continua Donatella Taramelli - perse di importanza e di finanziamenti. Pochi ricercatori rimasero attivi all’Istituto Superiore di Sanità, alla Sapienza di Roma e in poche altre Università. Solo dopo l’approvazione dei Millennium Development Goals nel 2000 e il conseguente forte impegno politico e finanziario nella Lotta contro AIDS, Malaria e Tubercolosi (uno degli Obiettivi), i malariologi italiani hanno ripreso fiducia, sono riusciti ad attrarre finanziamenti, soprattutto internazionali”.

Nasce così, nel 2007, in una rete nazionale - l’Italian Malaria Network (IMN) - un unico grande Istituto “virtuale” di malariologia, che riunisce oggi oltre cento ricercatori di 12 università italiane, strutturate in un Centro Interuniversitario per la Ricerca sulla Malaria (CIRM), e l’Istituto Superiore di Sanità.

Dal 2019, il CIRM ha sede presso l’Università Statale di Milano dove operano ricercatori distribuiti in diversi dipartimenti dell’Ateneo: oltre al gruppo esperto in drug discovery e patogenesi di Donatella Taramelli distribuito tra i dipartimenti di Scienze Farmacologiche e BiomolecolariScienze biomediche, chirurgiche e odontoiatriche e Scienze biomediche per la salute, sono impegnati in questo campo ricercatori in chimica farmaceutica del dipartimento di Scienze Farmaceutiche, e parassitologi/entomologi nel dipartimento di Bioscienze.

Il CIRM – sottolinea la professoressa Taramelli, a capo del Centro - racchiude competenze e know-how che ci si augura non vadano dispersi o disincentivati per mancanza di interesse o di finanziamenti. Solo attraverso lo studio e la ricerca si possono individuare gli strumenti e le soluzioni per l’eliminazione globale della malaria, o di altre malattie”.

 

E’ possibile partecipare alla web conference online.

Nei Materiali il programma dei lavori della web conference Malaria Free Italy.

 

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