Pubblicato il: 08/11/2019
Il manifesto della I Esposizione Regionale d’Arte Decorativa del 1919

Il manifesto della I Esposizione Regionale d’Arte Decorativa del 1919 - Immagine tratta dal sito della Società Umanitaria

Nel centenario della I Esposizione Regionale d’Arte Decorativa del 1919 si tiene all’Università Statale di Milano la Giornata di studi “Milano 1919 - Alle origini del design. Dalla Esposizione Regionale Lombarda d’Arte Decorativa alle Biennali di Monza". 14 novembre, ore 10, Sala Napoleonica, via Sant’Antonio 12.

Promossa da Società Umanitaria con il dipartimento di Beni culturali e ambientali della Statale, la Giornata intende ripercorrere la nascita di un evento unico in un’epoca in cui ancora non si parlava di design e in una Milano ancora segnata dalla Prima Guerra Mondiale. La I Esposizione Regionale Lombarda d’Arte Decorativa rappresentò un progetto culturale in grado di unire in un’unica prospettiva intellettuale e pratica l’arte, l’artigianato, l’industria e il mercato. A promuoverla fu Guido Marangoni, deputato, critico d’arte, Conservatore del Castello Sforzesco, futuro ideatore della rivista La casa bella. L’intento di Marangoni era quello di organizzare una grande esposizione d’arte decorativa nella città di Milano, da rinnovarsi eventualmente di biennio in biennio. La suggestione venne colta dalla Società Umanitaria che organizzò una manifestazione che doveva rilanciare quello che oggi chiameremmo “Made in Italy”. L’Esposizione regionale dell’Umanitaria del 1919 aprì così una strada - a partire dalle Biennali Internazionali di arte decorativa nella Villa Reale di Monza, negli anni Venti - che avrebbe portato Milano a diventare capitale del design internazionale.

L’incontro, che sarà aperto dai saluti di Alberto Jannuzzelli, presidente della Società Umanitaria, e Alberto Bentoglio, direttore del dipartimento di Beni culturali e ambientali, si articola in due sessioni e vedrà gli interventi, tra gli altri, dei docenti della Statale Paolo Rusconi, tra i promotori della Giornata, Giacinta Cavagna di Gualdana, Antonello Negri.

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