Pubblicato il: 20/05/2020
La prorettrice Baldi: "La mobilità internazionale non si ferma"

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Nonostante l’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19, l’Università Statale di Milano si è attivata sin da subito per rendere lo svolgimento dei programmi di mobilità internazionale outgoing e incoming in piena sicurezza per le sue studentesse e studenti.

Facciamo il punto sullo stato dell’arte dei programmi di mobilità internazionale e sulle prospettive per il futuro con la professoressa Antonella Baldi, prorettrice all’Internazionalizzazione dell’Università Statale di Milano.

Partiamo dalle novità. Quali indicazioni ci sono per la mobilità internazionale del prossimo anno accademico?

Il programma Erasmus+ non si ferma e proseguirà anche nell’anno accademico 2020-2021 con un mix di attività a distanza e mobilità fisica. Secondo le ultimissime indicazioni dell’Agenzia nazionale Erasmus+, appena diramate, per il prossimo anno accademico le modalità per l’Erasmus prevedono, infatti, attività in 'distance learning', formazione virtuale e altre modalità in remoto, organizzate dall’istituzione ospitante, integrate con una componente di mobilità fisica all’estero, nel momento in cui sarà nuovamente possibile. Tali mobilità dovranno essere riconosciute totalmente (ad esempio tramite ECTS, il sistema europeo dei crediti formativi), per tutte le attività svolte nel periodo di mobilità virtuale e fisica.

Facciamo un passo indietro. Come è stata gestita dall’Ateneo l’emergenza per gli studenti all’estero e qual è la situazione attuale?

L’Ateneo si è attivato sin dai primi giorni dell’emergenza mettendosi in contatto con i circa 600 studentesse e studenti impegnati in percorsi di mobilità, facilitandone il rientro in Italia per oltre la metà. Una parte di loro ha sospeso o interrotto la mobilità e, se vorranno, potranno riprendere il loro percorso all'estero da settembre. Sono, invece, circa 270 gli studenti che si trovano ancora fuori dall'Italia. Oltre il 90% sta proseguendo regolarmente il proprio percorso formativo, beneficiando della didattica a distanza resa disponibile dalle università partner. Uguale opportunità è data agli oltre 150 studenti che, rientrati in Italia, proseguono “virtualmente” la propria mobilità seguendo le lezioni e sostenendo gli esami da remoto. 

Quali canali sono stati attivati per contattare gli studenti in Erasmus+?

Insieme ai colleghi dell’Ufficio Mobilità Internazionale e per la Promozione Internazionale, abbiamo scelto di attivare canali di comunicazione che consentissero di inviare aggiornamenti in tempo reale alle nostre studentesse e studenti. In particolare per coloro che si trovavano all’estero con Erasmus+, il nostro gruppo più numeroso, abbiamo attivato un canale su Whatsapp, insieme a strumenti strumenti specifici per monitorare la loro situazione e delle FAQ per rispondere alle domande più frequenti di chi si trova ancora in mobilità e di chi hanno dovuto rinunciare.

Qual è la situazione, invece, per quanto riguarda la mobilità in entrata (incoming) verso il nostro Ateneo?

Anche in questo caso, l’Università Statale ha operato per garantire la sicurezza e la salute degli studenti, applicando i provvedimenti adottati dalle Autorità sanitarie. A tutti è stata data la possibilità di rientrare nel proprio paese e di seguire le lezioni da remoto. Con gli studenti rimasti in Italia, al momento circa 30, sono attivi canali di comunicazione dedicati cui partecipano attivamente anche i nostri docenti.


 

Link utili sulla mobilità internazionale dell'Università Statale di Milano

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