La Statale di Milano unita nella risposta a COVID-19

In risposta all'improvvisa diffusione del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 (anche noto come Covid-19) in Nord Italia, con particolare rilevanza nel territorio lombardo, l'Università degli Studi di Milano è in prima linea nella gestione dell’emergenza, non solo attraverso lo straordinario lavoro del suo personale medico, infermieristico e delle professioni sanitarie, ma anche mettendo a disposizione della città, del Paese e dell’intera comunità le sue competenze scientifiche.

A tal fine il rettore Elio Franzini, sentito sia il prorettore vicario con delega a Strategie e Politiche della Ricerca, Maria Pia Abbracchio, che il Prorettore delegato ai Rapporti con le Istituzioni sanitarie, Gianvincenzo Zuccotti, ha deciso di promuovere un fondo straordinario da destinare a progetti di ricerca sul coronavirus SARS-CoV-2 che possano fornire risultati immediati. 

"All’interno dell'Università Statale sono presenti competenze scientifiche di rilievo" - spiega la professoressa Abbracchio - che, se opportunamente valorizzate, possono contribuire a comprendere le modalità di diffusione dell'infezione e la risposta della popolazione, e aiutare la messa a punto di interventi finalizzati a ridurne patogenicità e letalità. E’ stata quindi ravvisata la necessità di procedere rapidamente al sostegno di ricerche sul profilo virologico, immunologico, clinico e genetico dei pazienti e dei soggetti asintomatici, sui meccanismi di penetrazione polmonare di SARS-CoV-2 e sull'identificazione di approcci terapeutici per contrastarli".

Per l'avvio immediato dell'azione, il Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo ha approvato all'unanimità, in data 3 marzo 2020, lo stanziamento di € 100.000 dai fondi derivanti dal 5 per mille.

"Chiediamo a tutto l’Ateneo l'impegno a diffondere questa iniziativa in modo da poter integrare il fondo con contributi da parte di finanziatori e donatori esterni che condividano con l'Università Statale la consapevolezza dell'importanza della ricerca scientifica nella risoluzione dei problemi sanitari e lo spirito di servizio alla comunità cittadina e del territorio alla base di questa Azione" - precisa il rettore Elio Franzini.

"L’Azione è da intendersi come work in progress. L'intera comunità scientifica dell'Ateneo potrà presentare proposte di implementazione, suggerendo azioni che si possano integrare nelle linee di attività identificate e sottoponendo le proprie proposte a un Comitato dei probiviri, che potrà decidere eventuali integrazioni" - conclude il prorettore Abbracchio. 

Maggiori informazioni sui progetti in corso verranno comunicate a breve.