Pubblicato il: 27/01/2020
Il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau

Il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau

Per celebrare la Giornata della Memoria, la ricorrenza internazionale dedicata al ricordo delle vittime della Shoah, sono in programma una serie di momenti di incontro e riflessione promossi dall'Università Statale di Milano.

Il linguaggio dell’odio fra memoria e attualità

Aperto dai saluti del rettore Elio Franzini, si tiene il convegno "Il linguaggio dell’odio fra memoria e attualità" (ore 9, Sala Napoleonica, via Sant'Antonio 12), il cui programma è stato preparato dal comitato scientifico guidato dalle docenti e prorettrici Marina Brambilla (Servizi per la Didattica e Studenti) e Marilisa D'Amico (Legalità, Trasparenza e Parità dei Diritti). L'incontro affronterà il tema dell'odio e dell'antisemitismo da una prospettiva di grande attualità, quella relativa al linguaggio e ai cosiddetti "discorsi d’odio".

Articolato in tre sessioni - "L'odio nell'Italia fascista e nella Germania nazista: una prospettiva storica"; "L'odio dal Terzo Reich ad oggi: l'aspetto linguistico"; "L'odio oggi: fra norme, comportamenti e usi"), il convegno propone una ampia riflessione - fino ad oggi - sul peso delle parole, sui linguaggi e il lessico della propaganda dall'Italia fascista alla Germania nazista per arrivare alla contemporaneità e al tema dell'odio online. 
Ad arricchire il confronto, i numerosi interventi di docenti dell'Università Statale di diversi dipartimenti, a testimonianza di un approccio interdisciplinare su un tema di grande portata. Il convegno sarà presieduto da Gustavo Zagrebelsky, professore emerito dell'Università degli Studi di Torino, già giudice e presidente della Corte Costituzionale. Parteciperà anche Milena Santerini, nominata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte coordinatrice nazionale per la lotta contro l'antisemitismo. Tra le presenze istituzionali, gli assessori del Comune di Milano, Lorenzo Lipparini (Partecipazione, Cittadinanza Attiva e Open Data) e Cristina Tajani (Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane) e la presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti civili del Comune di Milano, Diana De Marchi.  Le conclusioni saranno affidate alle prorettrici Marilisa D'Amico e Marina Brambilla.  

Racconti e musiche per non dimenticare

Nel pomeriggio (ore 18, Aula Magna, via Festa del Perdono 7), è invece in programma l’incontro "Racconti e musiche per non dimenticare", a cura di Marilisa D’Amico, prorettrice a Legalità, Trasparenza e Parità dei Diritti, e Andrea Mosca, docente del dipartimento di Fisiopatologia medico-chirurgica e dei trapianti dell'Università Statale, con letture recitate di Paolo Rausa dal libro "Ugo Samaja - Autopsia di una vita", curato dalla storica Silva Bon, che raccoglie la testimonianza di vita del medico ebreo triestino nell'Italia fascista. A seguire, dalle ore 18.45, sarà presentato il cortometraggio "Viktor Ullmann: biografia di una registrazione", per la regia di l.Grigoropoulos e M. Aristidou, risultato vincitore nel 2016 al Festival di Salonicco come miglior documentario greco e dedicato alla vita del compositore, pianista e poeta nella Germania nazista. Alla proiezione del cortometraggio, seguirà il concerto per piano di Maria Garzón e la voce recitante Alkis Zanis, con l'esecuzione di brani per piano e poesie di Ullmann, tradotte da Silvia Gaddini.

 

Il "Quartetto per la fine del Tempo" di Olivier Messiaen al Carcere di Opera

Il dipartimento di Filosofia “Piero Martinetti” dell’Università Statale organizza il 27 gennaio, al carcere di Opera (ore 11), un concerto riservato ai detenuti, con la voce narrante di Sandro Cappelletto e l’esecuzione dell'Icarus Ensemble che suonerà il "Quatuor pour la fin du Temps", il Quartetto per la fine del Tempo di Olivier Messiaen scritto dal compositore francese mentre si trovava internato, dopo essere stato fatto prigioniero dai tedeschi, nel campo di concentramento Stalag VIIIA, per prigionieri di guerra, di Görlitz (Germania). Qui Messiaen conobbe il violinista Jean Le Boulaire, il violoncellista Etienne Pasquier e il clarinettista Henri Akoka e decise di comporre un brano per il "trio" che, ottenuto un vecchio pianoforte, sarebbe diventato la celebre composizione per "quartetto". La prima esecuzione ebbe quindi luogo il 15 gennaio 1941 nello spiazzo gelato dello Stalag VIIIA, davanti a cinquemila internati, con l’autore stesso al pianoforte.  L’iniziativa, in coproduzione con Milano Musica - Associazione per la musica contemporanea e in collaborazione con il Carcere di Opera, rientra nell’ambito delle iniziative del dipartimento di Filosofia dell’Ateneo, che da anni si occupa del sostegno allo studio universitario dei detenuti.

 

Messia e rivoluzione. Storia e storie del Bund

Il 30 gennaio la cappellania dell’Università Statale, in collaborazione con il Centro “C. M. Martini” e con il patrocinio dell’Università Statale e dell’Università Bicocca propone la rappresentazione teatrale "Messia e rivoluzione. Storia e storie del Bund" (ore 18, Aula Crociera Alta di Giurisprudenza, Via Festa del Perdono 7). Con la partecipazione di Miriam Camerini (voce), Angelo Baselli (clarinetto), Gianluca Casadei (fisarmonica) e Rocco Rosignoli (violino e chitarra), l’incontro "intreccia" musica e parole per raccontare una pagina della storia ebraica, quella del Bund, l'Unione generale dei lavoratori ebrei della Lituania, della Polonia e della Russia, fondata nel 1897. La nascita del Bund, il suo Giuramento, composto dal drammaturgo ed etnografo Shlomo An’ski, la Marcia dei disoccupati e una canzone che celebra la Rivoluzione d’Ottobre adattando un brano liturgico fino ad allora eseguito solo in sinagoga. Le due grandi rivolte nei ghetti di Vilna e di Varsavia costituiscono un tragico epilogo per la storia del Bund, annientata dalla Shoah, la quale però - come in una antica parabola chassidica - sopravvive fintanto che viene narrata. Ad accompagnare il viaggio musicale, riflessioni dal Talmud, Franz Kafka, Ernst Bloch, Martin Buber e Wlodek Goldkorn.

Sociologia della Memoria

L’Università Statale, inoltre, dedica alla Memoria un nuovo insegnamento specifico: "Sociologia della Memoria", tenuto dalla professoressa Monica Massari. Si tratta di una nuova iniziativa del dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici previsto tra le attività a scelta del corso di Laurea magistrale in  Scienze politiche e di Governo. Le lezioni avranno inizio nel terzo trimestre dell’anno accademico 2019-2020 presso la sede di Via Conservatorio. Obiettivo dell’insegnamento è indagare i rapporti tra memoria e società per mettere a fuoco i meccanismi del ricordo e dell’oblio. Particolare attenzione sarà rivolta all'intreccio tra memoria e violenza nella storia recente: memorie trascurate, rimosse, nascoste o dimenticate della modernità, quali quelle legate al colonialismo, ai nessi esistenti tra nazismo, fascismo, razzismo e antisemitismo, al terrorismo e alla strategia della tensione, alle memorie traumatiche associate ai fenomeni mafiosi e alle attuali migrazioni nel Mediterraneo. L’Ateneo, infine, dal 2018, promuove il "Progetto Memoria" per sostenere ricerche e iniziative culturali sul tema della memoria. Proprio il 27 gennaio, Nando dalla Chiesa presenterà all’Istituto italiano di Cultura di Cracovia il “Progetto Memoria” della Statale.  

 

Nei Materiali le locandine e i programmi dei principali incontri organizzati dall'Università Statale per la Giornata della Memoria.