Pubblicato il: 15/11/2018
Vaccari, Chiaramonte e Sommariva al Quirinale

Da sinistra Thomas Vaccari, Raffaella Chiaramonte e Michele Sommariva

Raffaella Chiaramonte, Thomas Vaccari, Michele Sommariva e Fabio Corsi sono i quattro ricercatori dell'Università Statale di Milano, vincitori di un grant di AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro), che hanno preso parte – il 29 ottobre – alla tradizionale cerimonia di apertura dei Giorni della Ricerca al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nella sala del Quirinale gremita è stata tanta l'emozione dei ricercatori della Statale, ateneo tra i principali vincitori di finanziamenti da parte di un'associazione, come AIRC, impegnata da oltre 50 anni nel sostegno di progetti scientifici innovativi per la cura del cancro.

Sulla maggiore conoscenza del gene Notch, già noto per essere coinvolto nella formazione e nello sviluppo dei tumori, sono impegnati i due ricercatori, Raffaella Chiaramonte (dipartimento di Scienze della salute), vincitrice di un Investigator Grant di AIRC di 393 mila euro per uno studio sul contributo del pathway di Notch nella progressione neoplastica del mieloma multiplo, attraverso la riprogrammazione del microambiente tumorale mediata dalle vescicole extracellulari, e Thomas Vaccari (dipartimento di Bioscienze), anche lui vincitore di un Investigator Grant di AIRC di 707 mila euro per un progetto di ricerca che mira all'individuazione di nuovi regolatori dell'attivazione della via di segnalazione del gene, utile all'identificazione di nuovi potenziali target terapeutici.

La terapia con anticorpi bloccanti l'immune-checkpoint PD-1 è, invece, il focus del progetto di Michele Sommariva (dipartimento di Scienze biomediche per la salute), vincitore di un My First AIRC Grant di 278 mila euro. In una piccola percentuale di pazienti, questo tipo di terapia può accelerare la crescita del tumore attraverso un meccanismo ancora ignoto e per confermare questa ipotesi saranno condotti diversi tipi di esperimenti per individuare le cellule/molecole responsabili del fenomeno.

L'azione sinergica sulle cellule tumorali e sul microambiente circostante in un tumore particolarmente aggressivo e privo di terapie efficaci, come il carcinoma mammario triplo negativo, è infine l'oggetto del progetto di Fabio Corsi (dipartimento di Scienze biomediche e cliniche "L. Sacco"), con l'obiettivo di rimodulare l'immunità antitumorale mediante farmaci nanostrutturati diretti contro specifici bersagli molecolari. Il progetto, vincitore di un Investigator Grant di 712 mila euro complessivi (per 5 anni), si articola in una prima fase di sviluppo e ottimizzazione dei nanofarmaci e una seconda fase di valutazione in vitro su colture cellulari e una attività di validazione in vivo su un modello murino.

 

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