Pubblicato il: 19/10/2020
La squadra dell'Università Statale con il docente Luigi Cominelli

La squadra dell'Università Statale con il docente Luigi Cominelli

Il team dell'Università Statale vince l’ottava edizione della Competizione italiana di Mediazione, organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano. Al secondo posto l’Università di Cattolica del Sacro Cuore di Milano, medaglia di bronzo va all’Università di Verona. Premiate dalla giuria - composta da due mediatori professionisti e da un ex studente che ha gareggiato alle precedenti edizioni - il saper lavorare in gruppo, le doti di comunicazione e le competenze di negoziazione dimostrate dagli studenti della Statale, l'Ateneo aveva già vinto anche le edizioni 2018 e 2019 della Competizione. 
A comporre il team della Statale, gli studenti Rebecca Ricifari, Anna Chiara Bergomi, Alessandra Zanardi e Federico Mattioni, guidato dalle 'coach' Stefania Lattuille e Orsola Arianna

La competizione, durata tre giorni (dall’8 al 10 ottobre), ha visto sfidarsi 120 studenti, in rappresentanza di 17 Università italiane. I partecipanti hanno affrontato diversi casi giuridici, applicando le tecniche di mediazione apprese durante il corso di laurea: per ogni "caso" due studenti hanno indossato le vesti degli avvocati difensori e due studenti i panni delle parti in causa, con il confronto tra le parti stato gestito da un mediatore professionista.

A causa dell'emergenza Covid, quest’anno la gara si è tenuta per la prima volta online. Hanno partecipato 17 atenei: Bari, Bergamo, Brescia, Camerino, Firenze, LUISS (Roma), Milano Bicocca, Milano Cattolica (co-organizzatore), Milano Statale (co-organizzatore), Pavia, Piemonte Orientale (Alessandria), Salento (Lecce), Telematica Pegaso, Torino, Trento, Urbino, Verona.


Con questo evento di portata nazionale – ha dichiarato Stefano Azzali, direttore generale della Camera Arbitrale di Milano- il nostro obiettivo è quello di promuovere e diffondere anche a livello universitario la cultura della mediazione, come strumento di risoluzione alternativa delle controversie, rispetto al procedimento del Tribunale ordinario. La mediazione se fatta bene, fa bene alla giustizia, all’economia e alla società. La Competizione Italiana di Mediazione rappresenta il modo migliore per stimolare le vocazioni degli studenti italiani e per indirizzarli a coltivare le competenze necessarie per diventare futuri mediatori. Non basta solo una buona conoscenza del diritto, chi opera in una mediazione deve acquisire capacità di ascolto, problem solving, doti comunicative e di negoziazione”.

"La Competizione italiana di mediazione è stato il primo moot studentesco a livello nazionale che punta sulle abilità negoziali e conciliative. Oggi la nostra università offre agli studenti una decina circa tra moot studenteschi e cliniche legali. Il mooting è diventato sempre più importante nelle facoltà di legge, che tradizionalmente hanno sempre vissuto il problema di offrire poco training pratico ai giuristi in formazione. Queste esperienze sono importanti sia da un punto di vista professionale che umano, per i legami che si creano e per la sicurezza che gli studenti acquisiscono nel parteciparvi", commenta Luigi Cominelli, docente di Negoziazione e Mediazione dell’Università Statale di Milano.

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