Pubblicato il: 24/11/2023
Studentesse e studenti in Aula Magna

Studentesse e studenti in Aula Magna

Fondatrice dell'Osservatorio Violenza sulle donne, promotrice già dallo scorso anno del corso interdisciplinare “Violenza di genere: percorsi formativi interdisciplinari volto al riconoscimento, alla prevenzione e al superamento della violenza di genere in tutte le sue forme, sede di Human Hall, centro di eccellenza per la ricerca che promuove azioni concrete per favorire l’inclusione, l'Università Statale di Milano lancia ora “Ad alta voce”, lo sportello di ascolto e prevenzione dedicato alle studentesse al fine di intercettare forme di disagio all'interno delle relazioni sentimentali.

Il nuovo servizio è stato annunciato nel corso dell’evento “Violenza di genere e stereotipi – Educare per prevenire”, tenutosi nell’Aula Magna dell’Ateneo milanese il 24 novembre in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, momento in cui è stato anche presentato il questionario “Indagine su violenze di genere e comportamenti non corretti a sfondo sessuale nell’ambito dell’Università degli Studi di Milano” i cui risultati saranno noti all’inizio del 2024.  “Ad alta voce” è promosso da Marilisa D’Amico, Prorettrice delegata a Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti e da Marina Brambilla, Prorettrice delegata ai Servizi per la Didattica e agli Studenti dell’Università degli Studi di Milano.

Lo sportello verrà attivato nell'ambito delle attività di supporto psicologico offerto dall'Ateneo che prende in carico circa duemila studenti ogni anno attraverso attività di counseling e orientamento grazie agli accordi stretti dall’Ateneo con realtà territoriali specializzate. “Ad alta voce” si avvarrà inoltre della collaborazione con il centro antiviolenza pubblico SVSeD (Soccorso violenza sessuale e domestica) fondato da Alessandra Kustermann presso la clinica Mangiagalli:  in Statale verrà realizzata in un primo momento una rete di ascolto che intercetti precocemente e accolga il disagio di donne coinvolte in relazioni che mostrino tratti manipolatori, ossessivi o di possessività, condizioni troppo spesso minimizzate ma che purtroppo molto frequentemente preludono ad atti di violenza psicologica e fisica, e in un secondo tempo verrà attivato l’orientamento verso il SVSdE.
 

Commenta Marilisa D’Amico: “L’attivazione di uno sportello informativo sulla violenza di genere, collegato a un vero centro antiviolenza, come quello della Mangiagalli, consente di intervenire ancora più in profondità su questo drammatico fenomeno su cui anche le nostre studentesse e i nostri studenti ci chiedono aiuto. Allo sgomento e all’impotenza che si sta manifestando in questi giorni, in università possiamo rispondere sul piano degli strumenti concreti, dall’insegnamento, alle attività informative e formative sul territorio, come questa”. 

“Aggiungiamo con ciò un ulteriore tassello alle diverse azioni messe in campo a favore del benessere studentesco. Faremo in modo che l’ateneo sia sempre più un luogo capace di supportare gli studenti in tutti gli ambiti della loro formazione e crescita personale, un luogo in cui trovare ascolto, aiuto e supporto anche in relazione agli episodi di molestie e violenza, che vanno contrastati senza indugio”, afferma Marina Brambilla.

 

Conclude il Rettore della Statale Elio Franzini: “Il tragico epilogo della vicenda di Giulia Cecchettin, giovane donna, studentessa brillante, sta generando un profondo movimento di opinione, il richiamo ad interventi di diversa natura, che non possono più attendere. L'università, luogo di crescita di uomini e donne, ha un ruolo fondamentale, di educazione, formazione, studio, sensibilizzazione. In Statale abbiamo all'attivo molte iniziative sul tema del contrasto alla violenza di genere. Oggi con questo servizio vogliamo fare un altro passo, dare alle nostre studentesse un canale di ascolto e di aiuto fattivo, essere loro alleati nel contrasto ad ogni minaccia di violenza e nella crescita della sempre più piena consapevolezza dei loro diritti”.