Pubblicato il: 22/11/2023
Giorgio Scerbanenco in un disegno di Stella, 1939. L'immagine è usata per la locandina dell'incontro

Giorgio Scerbanenco in un disegno di Stella, 1939. L'immagine è usata per la locandina dell'incontro

L’archivio di Giorgio Scerbanenco è approdato al Centro Apice dell’Università di Milano, dove sarà inventariato e poi messo a disposizione di studiose e studiosi.
La presentazione di questa importante acquisizione si terrà il 28 novembre alle ore 17 nella Sala Napoleonica di Via Sant'Antonio 12, con l'incontro “Le vite di Giorgio Scerbanenco attraverso il suo archivio”, che vedrà Alberto Scerbanenko, figlio di Giorgio, dialogare con lo scrittore Piero Colaprico. Introduce e coordina Bruno Pischedda.

L’archivio Giorgio Scerbanenco, arrivato ad Apice per volontà dall’erede, Alberto Scerbanenko, conserva una documentazione che copre un arco cronologico molto ampio, che va dalle origini familiari (metà dell’Ottocento) fino alla morte dello stesso autore, avvenuta nel 1969.  Si tratta di 46 faldoni che riuniscono una tipologia eterogenea di materiali: poesie inedite, romanzi editi e inediti (in forma manoscritta e dattiloscritta, a volte veline), commedie radiofoniche, soggetti cinematografici, scritti autobiografici, corrispondenze personali, compensi editoriali, racconti apparsi su rivista firmati con il nome vero o con pseudonimo, un dossier federale svizzero relativo al periodo dell’espatrio, certificazioni ufficiali (nascita, cittadinanza, matrimonio, morte), fotografie, ritagli di riviste contenenti novelle, appendici e raccolte di recensioni. Particolarmente importanti sono poi i carteggi editoriali, che danno conto del fitto lavoro di Giorgio Scerbanenco nell’industria culturale milanese, sia per le testate giornalistiche, sia per gli editori Rizzoli, Mondadori, Garzanti e Bompiani.

L’archivio, che mi è stato donato da mia madre Teresa Bandini e che ho utilizzato per la mia monografia Le cinque vite di Giorgio Scerbanenco – commenta Alberto Scerbanenko – costituisce una testimonianza non solo della vita di mio padre, ma anche di un certo ambiente letterario, editoriale milanese e italiano del ‘900. Sono convinto che debba essere messo a disposizione per le ricerche di studiose e studiosi. Il legame profondo che Giorgio Scerbanenco aveva con Milano ha condizionato la mia scelta, e sono quindi particolarmente orgoglioso di affidare questo archivio al Centro APICE dell’Università degli Studi di Milano, sicuro che saprà valorizzarlo al meglio”.

Questa nuova acquisizione da parte del centro Apice della Statale di Milano – commenta il rettore Elio Franzini rappresenta un’ulteriore testimonianza della missione di Apice non solo di conservazione e valorizzazione di fondi bibliografici e archivistici che si intrecciano con la storia del ‘900 e con la sua produzione editoriale, ma anche di conoscenza e divulgazione di generi letterari, come il poliziesco, la cui genesi e i cui autori meritano un posto di assoluta rilevanza nel panorama culturale italiano”.

Commenta Lodovica Braida, presidente del Centro APICE: “Si tratta di un’acquisizione molto importante: l’archivio di un autore che ha portato al centro della sua narrazione Milano negli anni del boom economico, e che mostra un interessante percorso professionale in cui giornalismo e scrittura letteraria si integrano perfettamente. Inoltre, la sua collaborazione con editori come Mondadori, Bompiani, Rizzoli e Garzanti offre una testimonianza significativa della vivacità del tessuto culturale della capitale dell’editoria italiana del Novecento”.

Qui la locandina dell'evento. 

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