Pubblicato il: 02/10/2020
Il logo della Competizione Italiana di Mediazione

Il logo della Competizione Italiana di Mediazione

Dall’8 ottobre al via l’ottava edizione della Competizione Italiana di Mediazione, organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano, con la collaborazione e il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

L’edizione di quest’anno - inizialmente in programma a  febbraio, ma rimandata per l'emergenza Covid - si tiene per la prima volta online e vedrà la partecipazione ‘da remoto’ di 120 studenti divisi in 20 squadre in rappresentanza di 17 Università italiane, tra cui l’Università Statale, vincitrice dell’edizione 2018 e 2019: le squadre si sfideranno anche questa volta per aggiudicarsi il titolo di miglior mediatore di controversie. L'edizione online avrà se non altro un impatto positivo sull'ambiente con un taglio di -6,96 tonnellate di emissioni nocive di CO2 per i i mancati spostamenti in treno, aereo e auto.

La competizione è in programma dall’8 al 10 ottobre, mentre le premiazioni sono in programma il 17 ottobre. Saranno quattro i casi legali su cui si cofronteranno i partecipanti, tratti per la maggior parte da vicende realmente accadute. Il primo caso “La libreria di Pepe” riguarda una libreria storica che deve abbandonare i propri locali, tra le proteste della clientela. Sarà poi il turno di “Una società ingolfata”, una lite tra due soci, amici da una vita, ma divisi su come gestire una situazione critica. La terza vicenda, di grande attualità, riguarda un condominio molto conflittuale dove si contrappongono un amministratore preoccupato e il rappresentante di un’associazione che ospita migranti. Il quarto caso è invece di pura fantasia e vedrà le parti proiettate in un futuro distopico, dove potenti multinazionali si contendono preziosi brevetti. Ogni caso verrà affrontato dagli studenti universitari, attraverso l’utilizzo di tecniche di mediazione, apprese durante il corso di laurea e applicate in concreto in gara. La squadra sceglie quale membro del team  schierare a seconda del tema. Attorno ad ogni caso, due studenti indossano le vesti degli avvocati difensori e due i panni della parte in causa. Il confronto tra le parti è gestito da un mediatore professionista.

A fare da giudici, due mediatori professionisti e un  ex studente che ha gareggiato alle precedenti edizioni. Vincerà chi dimostra capacità di lavorare in gruppo, doti di comunicazione efficace e competenze di negoziazione. Vince la squadra che ha totalizzato il maggior numero di punti grazie alle doti manifestate dai suoi membri e valutate dalla giuria.

"La Competizione italiana di mediazione - commenta Luigi Cominelli, docente di Negoziazione e Mediazione dell’Università Statale di Milano - è stato il primo moot studentesco a livello nazionale che punta sulle abilità negoziali e conciliative. Oggi la nostra università offre agli studenti una decina circa tra moot studenteschi e cliniche legali. Il mooting è diventato sempre più importante nelle facoltà di legge, che tradizionalmente hanno sempre vissuto il problema di offrire poco training pratico ai giuristi in formazione. Queste esperienze sono importanti sia da un punto di vista professionale che umano, per i legami che si creano e per la sicurezza che gli studenti acquisiscono nel parteciparvi".

Gli atenei che partecipano alla Competizione: Bari, Bergamo, Brescia, Camerino, Firenze, LUISS (Roma), Milano Bicocca, Milano Cattolica (co-organizzatore), Milano Statale (co-organizzatore), Pavia, Piemonte Orientale (Alessandria), Salento (Lecce), Telematica Pegaso, Torino, Trento, Urbino, Verona.

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