Pubblicato il: 17/06/2016

Scientific Reports, rivista del gruppo Nature, pubblica uno studio dell'Università Statale che contribuisce a chiarire alcuni aspetti della Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Il team di ricerca - guidato da Luca Del Giacco e Maura Francolini dei dipartimenti rispettivamente di Bioscienze e di Biotecnologie mediche e Medicina traslazionale dell'Università Statale di Milano - ha dimostrato che i cambiamenti a livello del midollo spinale, che col tempo portano alla SLA, cominciano a verificarsi già a stadi molto precoci dello sviluppo embrionale, e quindi non solo in età adulta.

Nel 10% dei pazienti con Sclerosi Laterale Amiotrofica, la causa della malattia è un difetto genetico e nel 20% di questi pazienti il difetto riguarda l'enzima superossido dismutasi 1 (SOD1), che normalmente svolge una funzione protettiva nei confronti dell'invecchiamento cellulare causato dallo stress ossidativo.

Utlizzando come modello sperimentale degli zebrafish, piccoli pesci d'acquario con il difetto nell'enzima SOD1, i ricercatori hanno dimostrato che già durante le primissime fasi dello sviluppo si presentano cambiamenti rilevanti: gli embrioni con questo difetto infatti mostrano un aumento nella frequenza dei movimenti spontanei, associato ad alterazioni nella comunicazione tra le cellule del midollo spinale.

Studiare le differenze nella frequenza dei movimenti spontanei, facilmente osservabili e quantificabili, potrebbe essere un efficace strumento per l'identificazione di molecole in grado di ridurre o eliminare del tutto queste alterazioni, aprendo a nuove possibilità di cura.

Per informazioni
Università degli Studi di Milano
Dipartimento di Bioscienze
Dott. Luca Del Giacco
Tel. 02 503 14807
luca.delgiacco@unimi.it

Dipartimento di Biotecnologie mediche e Medicina traslazionale
Dott.ssa Maura Francolini
Tel. 02 503 16976 - 16977
maura.francolini@unimi.it