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Un dettaglio del logo della Settimana dell'Open Access
Pubblichiamo il contributo di Emilia Perassi, docente dell’Università Statale di Milano e presidente della Commissione d’Ateneo per l’Open Access, e Paola Galimberti, responsabile dell'Archivio Istituzionale Della Ricerca (Air) - Ufficio Pianificazione Organizzativa e Valutazione, a conclusione della Settimana internazionale dell’Open Access, svoltasi dal 21 al 27 ottobre.
Aperto per chi? È il titolo della Settimana internazionale dell’Open Access, svoltasi dal 21 al 27 ottobre, con un focus sulla conoscenza aperta e l’equità.
Il caso della piattaforma riviste Unimi risulta emblematico e risponde chiaramente alla domanda. La piattaforma nasce nel 2008 per volere dell’attuale rettore, professor Elio Franzini. Pochissimi a quel tempo avrebbero scommesso sullo sviluppo e sul successo di questa iniziativa, ed è grazie alla sua lungimiranza e capacità di visione che la piattaforma è diventata la più grande piattaforma di riviste elettroniche Open Access in Italia.
La struttura e il modello della piattaforma risponde in modo chiaro e inequivocabile alla domanda di equità che guida la Open Access Week 2019: accesso aperto per chi?
Aperto per i lettori
Le 41 riviste e tre collane di volumi presenti sulla piattaforma sono accessibili a chiunque nel mondo disponga di una connessione internet. Il traffico sulle singole riviste è molto intenso e sono oltre 760mila i download registrati per il 2019 fra gennaio e ottobre.
La grande visibilità della piattaforma ha permesso l’instaurarsi di interessanti collaborazioni con editori stranieri (traduzione di volumi) e autori (richiesta di poter riutilizzare immagini, dati o parti degli articoli pubblicati), proposta di articoli da ogni parte del mondo.
Aperto per gli autori
Chiunque può sottoporre ad una rivista il proprio lavoro che verrà valutato secondo i criteri definiti da ciascun comitato editoriale e che ricalcano i principi fondamentali e gli standard di qualità internazionali.
Nessun costo di iscrizione o di pubblicazione viene richiesto agli autori.
L’Università di Milano, nel dare sostegno a questa preziosa, ricca e multiforme attività editoriale, intesa anche come sforzo partecipativo delle 43 redazioni che impegnano gratuitamente tempo e risorse in un progetto comune, esprime al meglio con la sua piattaforma di riviste il concetto di open access diamond, vale a dire un tipo di open access che non ha costi per i lettori e non ha costi per gli autori e che viene sostenuta dalla istituzione e dal lavoro di tutte le redazioni.
Aperto per i comitati editoriali
Le riviste nascono per iniziativa di professori, ricercatori, dottorandi afferenti all’Università di Milano, ma accolgono negli editorial board colleghi di tutto il mondo.
Proprio in questi giorni la piattaforma sta facendo un upgrade per passare alla nuova versione del software OJS. Ci auguriamo con questo passaggio (siamo fra le prime piattaforme al mondo a fare questo salto) di poter offrire a lettori, autori e redazioni uno strumento più moderno e con un’ancora maggiore visibilità.
La piattaforma accoglie riviste storiche dell’Ateneo, riviste legate a gruppi di dottorandi, riviste nate per iniziativa di gruppi studenteschi, riviste diventate ormai punti di riferimento per il proprio settore. Le tematiche vanno dagli studi letterari agli studi giuridici e sociologici, dalla glottologia allo studio dei media, dalle scienze della terra alla veterinaria.
Alcuni dati di contesto
Contatti riviste@unimi.it
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