Pubblicato il: 24/06/2020
Marisa Porrini

La prorettrice Marisa Porrini

Mentre l’Università Statale sta vivendo la sua prima Virtual Open Week, ripercorriamo con la prorettrice alla Didattica, Marisa Porrini, questi mesi di didattica a distanza a causa dell’emergenza Coronavirus, che l'hanno vista impegnata in prima linea in una vera e propria "rivoluzione didattica", promossa a pieni voti anche da studentesse e studenti attraverso un'indagine di customer satisfaction.

Una didattica, quella a distanza che, combinata con l'indispensabile didattica in presenza, amplia non solo le opportunità di studio e formazione per una comunità più ampia di persone, ma anche le metodologie di insegnamento e apprendimento.


 

Professoressa Porrini, la pandemia da Coronavirus ha letteralmente rivoluzionato la didattica universitaria. Come hanno reagito le nostre studentesse e studenti?

La valutazione da parte dei nostri iscritti della didattica erogata a distanza nel periodo del lockdown è stata complessivamente positiva e ha messo in evidenza l’apprezzamento per il grande sforzo messo in atto per rivoluzionare in pochissimo tempo le metodologie didattiche. Un'indagine di customer satisfaction, lanciata dal nostro Ateneo a due mesi dall'inizio della didattica a distanza, ha visto la partecipazione di circa 17.400, tra studentesse e studenti, con una valutazione positiva o molto positiva pari all’85% delle risposte pervenute. Un ottimo apprezzamento confermato anche dal grande impegno e dalla quotidiana disponibilità con cui i nostri studenti hanno affrontato il cambiamento.


Didattica a distanza e piattaforme digitali. Quali sono state le più "apprezzate" dagli studenti?           

Oltre ad Ariel, che è la piattaforma d'Ateneo già in uso da parte dei docenti per mettere a disposizione degli studenti materiali didattici testuali o multimediali o per proporre discussioni, sono state utilizzate le piattaforme Moodle, Microsoft Teams e Zoom che hanno permesso di erogare didattica in modalità sincrona o asincrona, in funzione delle specificità e peculiarità formative di ciascun corso di studio. L’apprezzamento per le due diverse modalità è pressoché equivalente, con una leggera preferenza per la modalità asincrona, che risulta facilmente fruibile e compatibile con gli impegni personali e che, inoltre, riduce i problemi di connessione. La valutazione positiva per la didattica sincrona è, invece, legata al fatto che favorisce l’interazione con il docente e la partecipazione costante alle lezioni. I dati emersi dall'indagine, inoltre, ci hanno permesso di trarre utili spunti e indicazioni per programmare la didattica del prossimo anno accademico.


Come ha reagito, invece, il corpo docente al passaggio a una didattica non in presenza?

I docenti sono stati capaci di far fronte alla necessità, del tutto imprevista, di mettere gli studenti nelle condizioni migliori per poter seguire le lezioni, accedere al materiale didattico e prepararsi per sostenere gli esami di profitto e anche gli esami di laurea. Questo ha richiesto loro di riprogrammare tutte le attività, coerentemente con gli obiettivi formativi di ciascun insegnamento, utilizzando strumenti e metodi non a tutti noti. C'è stata da parte dei colleghi non solo grande disponibilità e impegno, ma anche la capacità di progettare con creatività attività tese a favorire il coinvolgimento e la partecipazione degli studenti, elementi essenziali per facilitare il trasferimento di conoscenze, abilità e competenze.


Tra le criticità della didattica a distanza, spesso sottolineate da studenti e docenti in questi mesi di emergenza, c'è la mancanza di interazione e di contatto diretto. Cosa ci attende per il prossimo anno accademico?

Il contatto diretto e la presenza fisica dentro e fuori dall’aula sono sempre stati elementi indispensabili per un Ateneo come il nostro, impegnato a fare della condivisione e della partecipazione alla vita universitaria un elemento irrinunciabile di formazione e crescita personale. Per il prossimo semestre, stiamo progettando la didattica in modalità mista, che permetterà a tutti gli studenti di accedere alle lezioni e al materiale didattico su piattaforme digitali a distanza, con la possibilità di partecipare fisicamente, e nel pieno rispetto delle norme sanitarie, a lezioni e attività a carattere più pratico, come esercitazioni, laboratori, lavori di gruppo. Stiamo lavorando, inoltre, per ripristinare la vita quotidiana in Università, recuperando la dimensione dell'interazione docente-studente e la condivisione di spazi non solo per lo studio e la ricerca ma anche per iniziative culturali e sportive. Credo nella necessità di far tesoro dell'esperienza di questi mesi. Abbiamo esplorato e implementato metodologie didattiche poco utilizzate in precedenza che potranno combinarsi con successo alla didattica in presenza e il ciclo di webinar "Didattica online. Dalla fase 2 al ritorno in aula" (su Microsoft Teams), destinato al personale dell'Ateneo e realizzato con il supporto di CTU e Direzione ICT, nasce da questa esperienza di cui far tesoro.

Fino al 27 giugno, l'Università Statale "si presenta" alle future matricole con la sua prima Virtual Open Week. Cosa consiglia a coloro che sono chiamati a scegliere, in  questo momento di forte incertezza, cosa fare ed essere da grandi?

Alle nostre aspiranti matricole chiedo coraggio, entusiasmo e quella piccola dose di consapevolezza del proprio talento e delle proprie attitudini. La scelta del percorso universitario è una decisione importante perché è il primo passo verso la definizione del proprio futuro non solo professionale ma anche personale. Il programma della Virtual Open Week, con le sue presentazioni online dei corsi, i materiali scaricabili, le informazioni sugli sbocchi professionali e lo sportello virtuale di orientamento, offre uno spazio di approfondimento molto puntuale ed efficace sulla nostra offerta didattica e dei servizi pensati per le future matricole. La nostra Virtual Open Week 2020, tra l’altro, non termina il 27 giugno, ma prosegue online sul sito unimi.docsity.com fino a settembre.

Contatti

  • Marisa Porrini
    Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l'Ambiente

  • Cosp - Centro d'Ateneo per l'Orientamento allo Studio e alle Professioni