Pubblicato il: 05/09/2024
Il professor Gian Battista Bischetti, coordinatore Spoke 8 per la Statale, il rettore della Statale Elio Franzini, il rettore dell'Università Fedrico II di Napoli, Matteo Lorito, gli assessori della Regione Lombardia Alessandro Fermi e Alessandro Beduschi, intervenuti all'evento

Il professor Gian Battista Bischetti, coordinatore Spoke 8 per la Statale, il rettore della Statale Elio Franzini, il rettore dell'Università Fedrico II di Napoli, Matteo Lorito, gli assessori della Regione Lombardia Alessandro Fermi e Alessandro Beduschi, intervenuti all'evento

Un’agricoltura che sia sostenibile, dal punto di vista ambientale ed economico, e che possa far fronte alle nuove sfide mondiali come il cambiamento climatico e il sostentamento di una popolazione in crescita è la grande sfida con cui l’umanità deve confrontarsi. E’ con questo obiettivo che si è tenuto il 5 settembre, presso gli spazi di Cascina Triulza, nell’Area Mind, il convegno “Agritech: Coltivare innovazione per un Futuro Sostenibile” organizzato dell’Università Statale di Milano nell’ambito delle attività del Centro Nazionale per le Tecnologie dell’Agricoltura – Agritech, il progetto PNRR che mira a favorire e accelerare il trasferimento tecnologico tra Università e impresa su progetti di ricerca nel settore agricolo e di cui l'Università Statale è leader dello Spoke 8, “Nuovi modelli di economia circolare in agricoltura attraverso la valorizzazione e il riciclo dei rifiuti”, che si occupa della valorizzazione di biomasse in agricoltura.

Con un budget stimato di 346 milioni di euro, Agritech è uno dei cinque centri nazionali lanciati nel 2023 con i finanziamenti del programma Next Generation Europe dell’UE. È nato con l’obiettivo di mettere a sistema le migliori competenze scientifiche per rendere l'industria agroalimentare italiana più competitiva e sostenibile, in grado cioè di affrontare i cambiamenti climatici, ridurre l’impatto ambientale nel campo dell’agrifood, sviluppare le aree marginali e garantire la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere. Raggruppa 51 partner, tra cui 28 università e oltre a promuovere la transizione ecologica e digitale, si occupa anche della formazione dei giovani per creare le conoscenze necessarie in questo ambito strategico. A due anni dalla sua costituzione, sono 2.000 i ricercatori che operano nel centro Agritech. Tra i nuovi arruolamenti, 120 dottorati, 120 ricercatori e 248 assegnisti. Il 45% delle nuove persone coinvolte nel progetto a vario titolo sono donne.

 L’evento ha inoltre visto la partecipazione di tutti gli enti di ricerca coinvolti: i coordinatori dei nove Spoke in cui è suddiviso il progetto Agritech hanno dialogato con i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, dell’impresa e dei territori per fare il punto sui risultati finora ottenuti e per delineare i prossimi obiettivi del settore agroalimentare. Un confronto indispensabile per realizzare un circolo virtuoso tra ricerca e impresa, come dimostra il successo dei “bandi a cascata” emanati da ogni Spoke, ovvero opportunità di finanziamento a seguito di un invito a presentare delle proposte. In particolare, lo Spoke coordinato dalla Statale di Milano ha emesso un bando per un finanziamento complessivo di 3,7 milioni di euro a cui hanno risposto 27 partenariati che comprendono 27 enti di ricerca e 54 aziende, e che visto il successo è stato successivamente incrementato di 1,8 milioni di euro.

 E sono molte le innovazioni tecnologiche portate avanti dal gruppo di ricerca coordinato dalla Statale e già allo sviluppo in laboratorio, tra cui una tecnica per il recupero del fosforo dai fanghi di depurazione e non secondo tecniche tradizionali, un processo che mira a sostituire i fitofarmaci sintetici con alternative naturali partendo dagli scarti dell’industria conserviera del pomodoro, una procedura per recupero di biomasse tramite processi di natura chimica e biologica per ottenere prodotti a basso consumo di acqua. 

Numerose le istituzioni che hanno preso parte alla giornata: Anna Maria Bernini (Ministra dell’Università e della Ricerca), Francesco Lollobrigida (Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), Alessandro Fermi (Assessore all’Università, Ricerca, Innovazione, Regione Lombardia), Alessandro Beduschi (Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Regione Lombardia), Anna Scavuzzo (Vicesindaco di Milano, Assessore all’Istruzione, Comune di Milano), Fabrizio Cobis (Dirigente Ufficio II, Direzione generale della Ricerca, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca), Danilo Ercolini (Direttore Dipartimento di Agraria Università degli Studi di Napoli Federico II e Direttore scientifico della Fondazione Agritech),

 “Siamo lieti che le università, le istituzioni e le imprese, che insieme producono valore per l’ecosistema Agritech, abbiano tracciato oggi, in questo importante convegno scientifico, la linea da perseguire insieme per il futuro dell’innovazione in campo agroalimentare italiano ed europeo”, ha commentato il rettore dell’Università degli Studi di Milano, Elio Franzini. “La Statale partecipa a questo strategico progetto PNRR con ricerche volte ad accelerare il trasferimento tecnologico tra pubblico e privato, per dare soluzioni concrete sul cambiamento climatico e l’impatto che questo ha sulle tecniche agroalimentari. La tecnologia diventa, pertanto, un elemento creatore di processi sostenibili: permette di evitare gli sprechi, di migliorare la resa di terreni, di sfruttare materie prime diversamente non utilizzabili, garantendo qualità e sicurezza delle nostre filiere”.

 “L'evento fa il punto sullo stato di avanzamento del grande progetto Agritech a poco più di un anno dalla conclusione del PNRR. Con la presentazione dei risultati più importanti appare chiaro quanto il “modello Agritech” diventi fondamentale per affrontare sia le necessità di innovazione nel settore della produzione sia le emergenze e le sfide generate dal cambiamento climatico”, ha concluso Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e presidente della Fondazione Agritech.


Innovazione a servizio dell’economia circolare: Spoke 8 di Agritech

Il 6 settembre, presso la Facoltà di Scienze agrarie e alimentari dell’Università Statale di Milano (via Celoria 2), dalle ore 9.30, si tiene l’incontro “Innovazione a servizio dell’economia circolare: Spoke 8 di Agritech”, secondo appuntamento per fare il punto sul progetto e, in particolare, occasione per approfondire e per presentare lo “stato dell’arte” dei progetti dello Spoke 8 di Agritech dedicato a “Nuovi modelli di economia circolare in agricoltura attraverso la valorizzazione e il riciclo dei rifiuti”. Coordinato dal dipartimento di Scienze agrarie e ambientali, lo Spoke ( intende lavorare per favorire la transizione da un sistema agricolo e agroalimentare lineare a uno circolare, basandosi sull’implementazione dei principi dell'economia circolare e sulle moderne tecnologie per utilizzare in modo efficiente i rifiuti, gli scarti, i sottoprodotti e i coprodotti derivanti dai diversi processi e filiere agroalimentari.