Pubblicato il: 30/01/2019
Dischi protostellari

Una galleria di dischi protostellari - Credits: Long et al, Astrophysical Journal, Vol. 869, p. 17 (2018)

Si chiama DUSTBUSTER - Dust and gas in planet forming discs, il progetto coordinato da Giuseppe Lodato, docente di Astrofisica teorica al dipartimento di Fisica "Aldo Pontremoli" dell'Università Statale di Milano, che si inaugura "ufficialmente" lunedì 4 febbraio con il kick-off meeting in via Celoria 16.

Lo studio dei dischi protostellari e dei processi di formazione planetaria è l'obiettivo del progetto della durata di quattro anni, finanziato nell'ambito del Programma Horizon 2020 - Azione Marie Sklodowska-Curie e condotto nella forma di un Research and Innovation Staff Exchange (RISE) Network.

DUSTBUSTER si occuperà di polveri stellari e di quei gas coinvolti nella formazione dei dischi di accrescimento attorno alle stelle giovani, per sviluppare nuovi modelli per la comprensione dei processi di formazione di nuovi pianeti e di nuovi sistemi planetari.

Il progetto coinvolge in Europa, oltre all'Università Statale di Milano, nel ruolo di capofila, anche l'Università di Cambridge (UK), l'Università di Leicester (Regno Unito), l'Ecole Normale Superieure di Lione (Francia) e lo European Southern Observatory (Germania), e nel mondo la University of Arizona, Tucson (USA), la University of Hawaii (USA), la Monash University (Australia), la Universidad de Chile e la Pontificia Universidad Catolica de Chile, entrambe a Santiago del Cile.

Durante il kick-off meeting a Città Studi (4-6 febbraio), saranno discussi i temi del progetto, organizzate le attività dei nove workpage scientifici di cui si compone e le caratteristiche tecniche e gestionali del network, che punterà, in particolare, alla costruzione di una comunità di ricerca che sia di grande aiuto soprattutto per i giovani ricercatori del team.

Radiotelescopio ALMA

Il radiotelescopio ALMA (Atacama Large Millimeter Array), situato nel deserto di Atacama in Cile

"Il radiotelescopio ALMA (Atacama Large Millimeter Array), situato nel deserto di Atacama in Cile e utilizzato per lo studio di dischi protostellari, sta letteralmente rivoluzionando le nostre idee sui processi che portano alla formazione di stelle e pianeti - commenta Giuseppe Lodato, alla guida di DUSTBUSTER. Adesso siamo in grado di osservare con incredibile precisione le strutture interne ai cosiddetti dischi protoplanetari, dischi di gas e polvere che circondano le stelle giovani e che sono la culla in cui nascono i pianeti. Questi dischi appaiono spesso come una serie di anelli, che indicano la presenza di giovani pianeti al loro interno. Queste osservazioni mettono in dubbio molte delle teorie accettate sull'evoluzione dei dischi e sulla formazione planetaria ed è quindi questo il momento in cui astronomi osservativi e teorici devono dialogare per riuscire a sviluppare un quadro coerente delle osservazioni e delle nuove teorie di formazione planetaria. Questo è lo scopo del network DUSTBUSTER: costituire una specie di task  force dedicata allo studio del gas e della polvere nei dischi in cui si stanno formando pianeti".

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