La bandiera dell'Unione Europea
Il 30 e 31 marzo, dalle ore 9.30, si tiene nella Sala Napoleonica (via Sant'Antonio 12) il convegno di chiusura del triennio della Cattedra Jean Monnet dedicata ai diritti delle donne di cui è titolare Marilisa D'Amico, prorettrice a Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti e docente di Diritto costituzionale.
Con l'Azione Jean Monnet, parte del programma Erasmus+, l'Unione Europea finanzia iniziative di formazione che promuovono gli studi europeistici. Obiettivo del progetto della Statale, iniziato a settembre 2020, è la disseminazione di una cultura giuridica europea dei diritti attraverso l’identificazione dei profili maggiormente critici che emergono nella loro tutela. Focus particolare è stato dato al principio di non discriminazione con specifico riguardo ai diritti delle donne, con un approccio multidisciplinare.
Le attività della cattedra si sono snodate in diversi filoni. Per quanto riguarda la didattica, sono state dedicate specifiche lezioni di Marilisa D'Amico ed è stato attivato il Corso sui diritti delle donne nello stato costituzionale, giunto alla terza edizione. Da quest’anno accademico è stato attivato il corso trasversale Gli strumenti della parità di genere, aperto a studenti e studentesse di tutte le facoltà.
La cattedra Jean Monnet si è inserita inoltre nel corso di perfezionamento Strumenti giuridici per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e nel corso di perfezionamento interuniversitario Culture di genere e strategie di promozione della parità nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni. Fra le altre attività della cattedra ci sono i convegni, i saggi e le monografie realizzate nel corso del triennio.
La due giorni del 30 e 31 marzo vede la partecipazione di diversi relatori e relatrici. Il 30 marzo, dopo i saluti istituzionali del rettore Elio Franzini, del presidente del Comitato di Direzione della Facoltà di Giurisprudenza, Vito Velluzzi, e della direttrice del dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale, Chiara Amalfitano, interviene la giudice costituzionale Maria Rosaria San Giorgio cui seguono diverse sessioni tematiche (Donne e mondo economico, Donne e rappresentanza politica, Donne e intelligenza artificiale, Donne e violenza di genere, Donne e culture, Donne e linguaggio, Donne nella storia).
La seconda giornata è introdotta, dopo i saluti di Maria Pia Abbracchio, prorettrice vicaria e con delega a Innovazione e Ricerca, dalla relazione introduttiva del vice presidente della Corte costituzionale Nicolò Zanon, docente di Diritto costituzionale in Statale, cui seguono le relazioni delle professoresse Lorenza Violini, Università degli Studi di Milano, Francesca Rescigno, Università degli Studi di Bologna, Aneta Ostaszewska, Università di Varsavia, Rita El Khayat, Yasmine Ergas, Columbia University di New York, Irene Spigno, Academia Interamericana dei diritti umani, Toni Jaeger Fine, Fordham Law School, e Kathryn Abrams, Università di Berkeley in California.
Nei Materiali allegati il programma della due giorni.
Potrebbero interessarti anche