Pubblicato il: 08/03/2019
Un momento del dibattimento all'International Moot Court Competition in Law & Religion

Un momento del dibattimento all'International Moot Court Competition in Law & Religion

L’Università Statale di Milano tra le protagonista della IV edizione della  International Moot Court Competition in Law & Religion, la sfida tra giuristi, tenutasi a Bologna il 6 e 7 marzo, dove due sue squadre hanno conquistato il podio in una simulazione di un contenzioso internazionale su un caso relativo alla libertà religiosa.

In particolare, le due squadre dell’Ateneo milanese -  tra i partner di una competizione promossa anche con il contributo di Giada Ragone e Luca Vanoni del dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale dell’Università Statale – sono state preparate da Cristiana Cianitto e Marcello Toscano del dipartimento di Scienze Giuridiche “Cesare Beccaria”.

Per entrambe le squadre della Statale si è trattato di una “prova” che riempie di soddisfazione, visto che in un caso il team milanese è stato l’unico europeo ammesso al dibattimento davanti alla US Supreme Court (composta dai giudici Richard Sullivan, Frank S. Ravitch e Michael J. Wilkins) sfidando due importanti Law School statunitensi come la Notre Dame e la Brigham Young University, e nel secondo caso la vittoria è giunta nel dibattimento davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (formata dai giudici Anne Power, Mark Hill CQ e Oran Doyle) contro i colleghi europei degli atenei Lomonosov Moscow State University (Russia), The Open University (UK), Università degli Studi di Macerata (Italia), Brigham Young University (USA) e Università Luigi Bocconi (Italia).


Il doppio podio dell’Università Statale nella Moot Court Competition in Law & Religion non è che un ulteriore successo, che va a confermare l’alta qualità della formazione offerta e che si aggiunge alla recente vittoria di febbraio alle finali italiane della Jessup Moot Competition 2019, simulazione in inglese di un contenzioso su un caso di diritto internazionale dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite, contro la squadra dell’Università di Torino.

 

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