Immagine di copertina cultura e società

Mostra fotografica che documenta la biografia di ventotto giovani omosessuali e di una tenutaria di casa d'appuntamenti, condannati al confino dal regime fascista. Atti processuali e materiale d'indagine illustreranno le vicende personali dal punto di vista storico e giudiziario.

Quando
Dal 28 Gennaio Al 31 Gennaio 2020
dove
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2020-01-28 09:00:00 2020-01-31 19:00:00 Europe/Rome Adelmo e gli altri. Confinati omosessuali in Lucania <p>Update by KZ</p> <p><strong>aspettare update by Ufficio Eventi per terzo allegato</strong></p> <p>Testo originario completo: Agedo Milano, GayStatale Milano e Studenti Indipendenti Statale sono orgogliosi di ospitare, presso una sede così significativa come l’Università degli Studi di Milano, la mostra “Adelmo e gli altri. Confinati omosessuali in Lucania”.</p> <p>Il progetto, sviluppato da Agedo (Associazione Genitori, parenti e amici di Omosessuali, bisessuali e trans) Torino e curato da Cristoforo Magistro, racconta le storie di 29 persone condannate al confino dal regime fascista perché omosessuali o perché, per qualche ragione, immischiate in faccende di “dubbia moralità” (come il caso della maitresse confinata).</p> <p>Adelmo fu il più giovane - 18 anni - fra i confinati dei quali la mostra cerca di ricostruire le esperienze. Dato il carattere fotodocumentario del progetto, gli autori hanno scelto di ricostruire le vicende dal punto di vista giudiziario, ovvero sulla scorta delle carte di polizia e degli atti processuali, lasciando al visitatore il compito di meglio interpretare i materiali presentati, restituendo ad “Adelmo e gli altri” quella complessità e ricchezza umane che i documenti e gli atti del regime assassino sottrassero loro.</p> <p>La mostra si sviluppa dalle brevi biografie di ventotto maschi confinati nella provincia di Matera e di una tenutaria di casa d’appuntamenti per omosessuali, che subì la stessa sorte. Si trattava di persone provenienti da ogni parte d’Italia, di condizione sociale prevalentemente disagiata, mediamente trentenni, condannate per lo più a cinque anni di confino (il massimo della pena, più di quanta se ne infliggesse ai mafiosi). Con l’aggravante che, a differenza di questi, non disponendo che del sussidio statale di 5-6 lire giornaliere, per loro fu difficile trovare un tetto e nutrirsi. Tutti i casi presentati dagli autori della mostra riguardano inviati al “soggiorno libero”, vale a dire mandati nei più piccoli e isolati paesi della zona.</p> <p>Agedo Milano, GayStatale Milano e Studenti Indipendenti Statale invitano alla scoperta della mostra e del suo momento inaugurale (martedì 28 alle ore 18.30, presso lo spazio espositivo): sarà un’occasione non soltanto per ricordare ciò che è stato, bensì soprattutto un esercizio critico, per non chiudere gli occhi di fronte a ciò che ancora oggi accade e viene occultato con lo stesso sistema di allora: negando l’esistenza dell’omosessualità e della varietà di genere.</p> ATRIO ANTISTANTE AULA MAGNA - Festa Del Perdono; via Festa del Perdono, 7, 20122 Milano (MI)