Pubblicato il: 08/04/2020
Un laboratorio di ricerca

Un laboratorio di ricerca

Sono due i progetti premiati ex aequo con il premio nazionale quinquennale della Fondazione Fratelli Confalonieri che sostiene le attività di ricerca di giovani studiosi. L'edizione 2020 è stata dedicata alla ricerca sul COVID-19, con la decisione della commissione di esperti - nominata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione presieduto dal Fabio Basile, docente del dipartimento di Scienze giuridiche "Cesare Beccaria" della Statale - di assegnare il premio di 80 mila euro a Enrico Tombetti, ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche "Luigi Sacco" dell'Università degli Studi di Milano, e Laura Giordano, medico pediatra presso l’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico.
Entrambi i ricercatori riceveranno quindi un finanziamento di 40 mila euro ciascuno per proseguire i propri studi legati al contrasto del virus.

Lo studio "A Multicentre Open-Label trial with High-dose Canakinumab Vs Tocilizumab for Severe COVID-19 (CANTOVID trial)" di Enrico Tombetti mira a valutare l'efficacia del trattamento con un anticorpo monoclonale in grado di bloccare l'interleukina 1beta, citochina pro-infiammatoria che appare svolgere un ruolo nel rapido deterioramento clinico cui si assiste nelle forme gravi di COVID 19, e che potrebbe rappresentare una valida alternativa al farmaco Tocilizumab, incluso nelle Linee Guida dei CDC cinesi e della Società Italiana di Malattie Infettive – Sezione Lombardia per la terapia delle forme gravi di COVID 19. Occorre, infatti, identificare a breve strategie terapeutiche alternative al Tocilizumab in considerazione della sua probabile efficacia solo in alcune sottopopolazioni di pazienti e del maggior rischio di infezioni opportunistiche quale effetto avverso rispetto agli inibitori dell'interleukina 1. Vi è inoltre urgenza di identificare alternative al Tocilizumab per l'incertezza della sua disponibilità a breve sul mercato, in considerazione dell'alta domanda a livello mondiale.

La ricerca "Covid 19: impatto sulla popolazione pediatrica e conseguente sindrome post-traumatica. Uno studio in due fasi: osservazionale di real life e interventistico non farmacologico", condotta da Laura Giordano, in particolare, si propone di analizzare l'impatto della pandemia e delle misure disposte per il contenimento del contagio sulla salute mentale del paziente pediatrico, indipendentemente da una diagnosi positiva al coronavirus. Studi condotti in occasione di precedenti epidemie a livello internazionale indicano, infatti, il rischio, particolarmente elevato per la popolazione pediatrica, di sviluppare sintomatologie associabili a Disturbo Post Traumatico da Stress. Obiettivo secondario dello studio è la predisposizione di linee guida che consentano di fronteggiare proattivamente eventuali future epidemie e che riducano le ricadute negative a lungo termine non solo a livello emotivo e psichico ma anche sulle interazioni sociali e sulla vita scolastica della popolazione pediatrica.