La bandiera europea
Grazie all'iniziativa della Leru - la League of European Research Universities, di cui la Statale è parte - 14 associazioni di università europee firmano una dichiarazione congiunta rilasciata dopo la pubblicazione della prima bozza di Horizon Europe, il 9° Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione,da parte della Commissione Europea.
Nel documento, le associazioni Aurora, Cesaer, Cluster, Coïmbra Group, Earma, Eassh, Eciu, Eua, The Guild, Idea League, Leru, Sefi , Unica e Yerun, sottolineano l’importanza di mettere a punto il miglior programma Horizon Europe possibile, per concretizzare le aspirazioni europee e consolidarne i valori, visto che il 9° Programma Quadro avrà un impatto sull’intera società europea e sulla sua economia.
La richiesta di modifiche alla bozza dii Horizon Europe riguarda l’aumento del budget totale e la sua distribuzione, un migliore raccordo tra ricerca, innovazione e didattica, un sostegno la ricerca di base. Considerare la realizzazione della European Research Area centrale all’interno di Horizon Europe, in modo che interessi trasversalmente tutti i pilastri del programma.
Per le associazioni delle università europee sono necessari 160 miliardi di euro per realizzare gli obiettivi di Horizon Europe, da distribuire tenendo conto anche dei programmi che si sono già mostrati efficaci nel generare valore aggiunto, e contribuire allo sviluppo della ricerca e dell’innovazione europea.
Anche il budget destinato al pilastro Global Challenges va distribuito in maniera più bilanciata, visto che i cluster interessati devono affrontare le sfide più pressanti del momento – sostengono le 14 associazioni universitarie europee, che valutano positivamente l’aumento del budget per l’ area Sharing Excellence, come segnale importante per la costruzione della European Research Area.
Le università sono un elemento imprescindibile dello sviluppo sociale ed economico e hanno un ruolo di primo piano nel trasferimento dei risultati della ricerca, lo stimolo della competitività industriale e a formazione di risorse umane sempre più qualificate, per questo vanno riconosciute con un peso maggiore all’interno dello European Innovation Council.
Il documento si chiude con la richiesta di uno sviluppo dei collegamenti tra ricerca, innovazione e didattica più ampio e trasversale e un approccio più orientato ai bisogni alla società, in particolare all’interno di alcuni cluster del secondo pilastro.
Per le università europee è fondamentale che l’interesse di breve periodo del mondo produttivo non prevalga in assoluto sui benefici di lungo periodo che possono scaturire dal Programma Horizon Europe e questo lo si può realizzare solo focalizzando la riflessione sull’impatto che sviluppo e innovazione hanno sulla società nel suo complesso. Questo va tradotto in un maggiore sostegno alla ricerca di base.
Le 14 associazioni firmatarie si riservano di affrontare, in documenti specifici successivi, altri aspetti importanti da modificare nella stesura definitiva del programma Horizon Europe, in modo da continuare a collaborare con la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea e per partecipare in maniera attiva al processo che farà del nuovo programma quadro un successo.
Leggi il documento integrale sul sito della Leru.
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