Immagine tratta dalla locandina del convegno “Imagining Post-Western Humanities in a Globalised World” che contiene “Codice Sogni”, courtesy of Gabriella Kuruvilla and Luca Tridente.
Dal 5 al 7 febbraio 2025, l'Università Statale di Milano ospiterà il decimo convegno dell'Associazione Italiana di Studi sulle Culture e Letterature di Lingua Inglese (AISCLI) intitolato Imagining Post-Western Humanities in a Globalised World. Organizzato dal dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni della Statale e da AISCLI, il convegno rappresenta un'importante occasione per riflettere sui contributi delle letterature e culture di lingua inglese nel promuovere epistemologie indigene e saperi ibridi come alternativa all'egemonia culturale dell'Occidente.
L’evento si svolgerà tra l’Aula Malliani della sede di via Festa del Perdono 7 e l’Aula P2 di piazza Indro Montanelli a Sesto San Giovanni. L’apertura del convegno vedrà i saluti istituzionali di Chiara Torre, prorettrice alla Didattica dell’Università Statale di Milano, di Marco Castellari, direttore del dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni, e di Mariaconcetta Costantini, presidente di AISCLI.
Le giornate del 5 e 6 febbraio saranno arricchite dalle keynote lectures di Lidia De Michelis, docente della Statale, e dello scrittore e intellettuale indiano Chandrahas Choudhury. Nei numerosi interventi previsti, verranno esplorati i temi delle human sciences in una prospettiva globale. Durante il convegno verrà anche annunciato il vincitore o la vincitrice del Premio AISCLI per una monografia nel campo degli studi postcoloniali, scritta da giovani ricercatrici e ricercatori membri dell'associazione.
Un momento di particolare rilevanza sarà la proiezione del documentario Maka, il 6 febbraio alle ore 18:00 presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano. Dedicato alla vita di Geneviève Makaping, prima donna nera in Italia a ricevere un dottorato e a diventare direttrice di un quotidiano. Il documentario ripercorre la sua esperienza migratoria dal Camerun attraverso il deserto, fino all’arrivo in Calabria nel 1982. Diretto da Elia Moutamid, in collaborazione con Simone Brioni dello Stony Brook College (New York), Maka offre uno spunto per ripensare concetti di appartenenza e identità in Italia negli ultimi quarant’anni. Saranno presenti alla proiezione il regista e Geneviève Makaping, con un’introduzione a cura di Nicoletta Vallorani, docente della Statale e direttrice della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi.
Il convegno è organizzato in collaborazione con il prorettorato alla Terza Missione dell’Università Statale di Milano.
Nel materiale allegato la locandina, il programma dell’iniziativa, e l’evento con il link d’iscrizione gratuita per la visione di Maka.
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