Pubblicato il: 04/08/2021
Immagine tratta da Pixabay

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Una nuova banca dati di uso quotidiano per diffondere la conoscenza della disciplina antitrust su scala nazionale ed europea.

È l’obiettivo di Ita.ca | Italian case-law on private antitrust enforcement, la banca dati, pubblicata sulla Rivista Eurojus, che raccoglie, classifica e sistematizza le sentenze relative al private enforcement del diritto antitrust pronunciate dai giudici italiani di merito, dal 2013 ad oggi.

Ita.ca si rivolge a tutti gli operatori del diritto antitrust, nazionali ed europei - avvocati, magistrati, accademici, giuristi d'impresa, funzionari dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e della Commissione europea - e attraverso una maschera di ricerca anche per argomenti, permette di orientarsi agilmente nell’ambito di un patrimonio giurisprudenziale altrimenti difficilmente accessibile, ma cruciale per l'economia del Paese e l'attività delle imprese, oltre che per i consumatori e i cittadini in generale.

La realizzazione della banca dati Ita.ca nasce nell’ambito di una convenzione tra l’Università Statale e il Tribunale e la Corte d’Appello di Milano e si deve al decisivo contributo di un team di ricercatori e docenti del dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale, guidato da Massimo Condinanzi, professore di Diritto dell’Unione Europea e responsabile scientifico del progetto.

La banca dati Ita.ca – afferma nella presentazione online del progetto Marina Tavassi, già presidente della Corte d’Appello di Milano, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università Statale di Milano e tra i primi sostenitori di Ita.ca - è attualmente senza pari a livello nazionale ed europeo, per aggiornamento, completezza e metodo scientifico di catalogazione. Essa è frutto di una costruttiva sinergia tra il mondo accademico e quello professionale, tra diverse amministrazioni dello Stato, tra il sapere pratico del giudice e l’approccio scientifico dell’accademico”.

Ita.ca è curata, sotto la supervisione scientifica del professor Condinanzi, da Jacopo Alberti, professore di Diritto dell’Unione Europea all’Università di Ferrara, e da Filippo Croci, assegnista di ricerca in Diritto dell’Unione europea presso l'Università Statale di Milano, il suo costante aggiornamento è possibile anche grazie al prezioso impegno di Camilla Burelli e Giacomo Dalla Valentina, dottorandi di ricerca in Diritto dell'Unione europea in Statale.
 

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