Lucio Rossi, docente del dipartimento di Fisica "Aldo Pontremoli" dell'Università Statale di Milano
Lucio Rossi, docente del dipartimento di Fisica "Aldo Pontremoli" dell'Università Statale di Milano, è tra i vincitori ex-aequo del Premio "Enrico Fermi" della Società Italiana di Fisica (SIF) per il 2023.
Il riconoscimento è stato assegnato a Massimo Ferrario (INFN, Laboratori Nazionali di Frascati), Lucio Rossi e Frank Zimmermann (CERN, Ginevra), “per i loro eccezionali sviluppi in diverse tecnologie avanzate di accelerazione delle particelle, che vanno dall’accelerazione tramite plasma alla realizzazione di collisori di particelle di altissima energia”.
Il Premio è stato istituito dalla Società nel 2001, in occasione del centenario della nascita di Fermi, ed è attribuito con cadenza annuale a uno o più soci che abbiano particolarmente onorato la fisica con le loro scoperte. Una Commissione di esperti nominati dalla SIF, dal CNR, dall'INAF, dall'INFN, dall'INGV e dall'INRIM sceglie i vincitori tra una rosa di candidati, trasmettendo poi il suo giudizio al Consiglio di Presidenza della Società per l'approvazione.
La Società Italiana di Fisica spiega, nelle motivazioni, che Lucio Rossi ha avuto e continua ad avere un ruolo fondamentale nelle attività di ricerca e sviluppo per grandi magneti superconduttori di altissimo campo ed è stato responsabile della loro realizzazione per il Large Hadron Collider (LHC) del CERN di Ginevra, il più grande acceleratore del mondo che ha permesso nel 2012 la scoperta del bosone di Higgs nei rivelatori ATLAS e CMS. Il sistema superconduttore di LHC, funzionante a 8 tesla di campo magnetico e a circa –271°C di temperatura (inferiore a quella dello spazio cosmico), è tuttora la più grande impresa di superconduttività applicata nel mondo. Rossi ha inoltre proposto, fondato e inizialmente diretto il progetto di potenziamento di LHC, chiamato High Luminosity LHC, volto ad aumentarne di un fattore 10 la luminosità (ossia la frequenza delle collisioni) grazie all’introduzione di tecnologie di frontiera.
"Il premio - spiega il professor Lucio Rossi - è il riconoscimento all'importanza delle tecnologie superconduttive sviluppate per il Large Hadron Collider (LHC) e del suo upgrade LHC ad Alta Luminosità. Una storia che continua qui a Milano con il progetto PNRR_IRIS, recentemente approvato e che prevede, oltre all'espansione del Laboratorio Acceleratori e Superconduttività Applicata (LASA) del Dipartimento di Fisica della Statale e dell'INFN di Milano, diversi prototipi superconduttori di grande rilievo nel campo dell'energia verde, della cura dei tumori e lo sviluppo di nuove tecnologie per la società e e la ricerca. Il premio, così importante perché deciso di concerto tra tutti maggiori Enti di Ricerca Italiani e la SIF, mi sprona ad proseguir sulla strada dell’innovazione tecnologica unita alla cura per la formazione dei giovani, punto cruciale della ricerca stessa", conclude.
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