Pubblicato il: 18/03/2024
La copertina del podcast "Mafia a Milano. I luoghi della memoria"

La copertina del podcast "Mafia a Milano. I luoghi della memoria"

Milano e la mafia: un rapporto difficile e doloroso, una storia che va ricostruita, conservata e raccontata, anche attraverso i luoghi teatro della violenza criminale, che spesso si sono trasformati in luoghi di memoria civica e civile.

È questo il progetto del podcast “I luoghi della memoria della violenza mafiosa a Milano”, realizzato in collaborazione con l’associazione Libera Milano e il Comune di Milano, e presentato oggi nell’Aula Malliani presso l’Università degli Studi di Milano alla presenza del Rettore Elio Franzini, di Marilisa D’Amico, Prorettrice a Legalità, trasparenza e parità di diritti della Statale di Milano e di Anna Scavuzzo, Vicesindaca del Comune di Milano. 

Raccontare la mafia soffermandosi a raccontare luoghi a diverso titolo significativi aiuta a costruire una memoria condivisa, vicina anche a chi è più giovane. E ci mette in relazione con chi non ha condiviso la cronaca e le immagini di orrori come le esplosioni allo svincolo Capaci e in via D’Amelio, oppure la notte dell’attentato alla GAM in via Palestro”, spiega Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano. “Si rinnova anche grazie al lavoro in Università l'impegno nel contrasto alle mafie, che richiede la competenza di chi si occupa quotidianamente di criminalità organizzata unita alla capacità di utilizzare strumenti innovativi come il podcast: da collaborazioni virtuose nasce l’opportunità di ampliare l'uditorio di quanti vogliono ascoltare per conoscere e contribuire a consolidare una cultura della legalità e dell'impegno, e che porta in tanti luoghi della città segni tangibili della lotta alle mafie”.

Il podcast – parte del progetto del Comune “Milano è memoria” e disponibile su Spreaker nel canale La Statale podcast –  racconta la mafia soffermandosi su alcuni luoghi simbolo: scenario di attentati, di violenza mafiosa o assurti a icone della risposta morale, civile, culturale e istituzionale data dalla città, soprattutto dai giovani. 

Si parte, in ordine cronologico, dalla targa commemorativa in via Morozzo della Rocca per ricordare il delitto Ambrosoli del 1979 fino ai giardini Lea Garofalo per celebrare il coraggio della donna brutalmente assassinata dall‘ndrangheta nel 2009, passando dal monumento al Carabiniere in piazza Diaz per omaggiare  il generale dalla Chiesa, dall’albero dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in via Benedetto Marcello, dalla strage di via Palestro del 1993 e dal delitto del sindacalista Pietro Sanua. Per terminare con il recente murale dell’Ortica: un’opera che celebra coloro che si sono battuti in nome della legalità e della giustizia e che spesso per questo hanno perso la vita. 

“Il podcast realizzato dai dottorandi dell'Università degli Studi di Milano è un potente strumento di diffusione delle conoscenze sul fenomeno mafioso nella nostra città”, commenta Libera Milano. “Raccontare e presentare agli altri coetanei e ai cittadini i luoghi che ricordano la violenza criminale è uno dei modi più efficaci per contrastare la cultura della mafia che si nutre di indifferenza e di omertà, di complicità e di silenzio.  Ecco perché questo podcast assume un ruolo straordinario nel coinvolgere la cittadinanza e le nuove generazioni e nel realizzare quel passaggio di testimone che Libera, da quasi 30 anni a questa parte, cerca di concretizzare con tutti gli strumenti che la cultura e la fantasia mettono a disposizione. Questo prodotto culturale è uno dei tanti frutti realizzati in oltre un decennio di positiva collaborazione tra Libera e gli atenei milanesi, in particolare l'Università Statale. Auspichiamo che il Comune di Milano voglia dotare i luoghi della memoria della violenza mafiosa con una segnaletica di QR code in grado di rilanciarne i contenuti”.

Le ricerche scientifiche e la redazione dei testi sono opera dei dottorandi del corso di Dottorato in Studi sulla criminalità organizzata, coordinati dal professor Fabio Basile, docente di diritto penale dell’Università Statale di Milano. Le voci narranti del podcast sono dei dottorandi Martina Locarni e Guillem Frova

Un podcast, un prodotto agile e ‘smart’ per parlare di cose serie, tremendamente serie: la violenza mafiosa a Milano. Perché la mafia a Milano c’è stata, e c’è tuttora, ha operato e continua a operare, sempre con violenza: una violenza all’occorrenza sanguinaria, brutale; una violenza altre volte meno eclatante, ma inevitabilmente tale, giacché è sempre violenta l’azione prevaricatrice di chi mira all’acquisizione di denaro e potere a scapito del bene pubblico e in spregio alle regole della concorrenza e del consenso elettorale” conclude Fabio Basile, “e un prodotto realizzato grazie al fondamentale contributo di tante e tanti giovani per dialogare con un pubblico fatto anche di giovani, per preservare, condividere e trasmettere una memoria imprescindibile per la città di Milano e il suo futuro”.

Il progetto si inserisce nell’ambito della Settimana della Legalità, tenutasi dal 12 al 19 marzo in Statale, la cui cura scientifica è di Marilisa D'Amico, prorettrice a Legalità, trasparenza e parità e Nando Dalla Chiesa, fondatore di CROSS – Osservatorio sulla criminalità organizzata, entrambi dell’Ateneo milanese.
 

Le piattaforme su cui è disponibile il podcast

 

 

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