Sebastiano Vigna, docente di Informatica dell'Università Statale di Milano
Un contributo importante dell’Università Statale di Milano, con il suo Laboratorio di Algoritmica per il Web (LAW) del dipartimento di Informatica “Giovanni Degli Antoni”, a una delle principali innovazioni dell’ultima versione di uno dei più diffusi linguaggi di programmazione, Java, di cui Oracle ha appena rilasciato la versione 17.
Grazie infatti al lavoro di Sebastiano Vigna, docente di informatica e responsabile scientifico del LAW, Java 17 si avvale di un nuovo pacchetto per la generazione di numeri pseudocasuali, che sono fondamentali per le tecnologie di intelligenza artificiale, i videogiochi e la simulazione.
Il nuovo pacchetto di Java 17, in particolare, mette a disposizione di tutti i programmatori due generatori progettati dal professor Vigna e una nuova famiglia di generatori, LXM, progettata in collaborazione con Guy Steele, uno degli autori originali di Java.
“Molte applicazioni commerciali e scientifiche – spiega Sebastiano Vigna - hanno bisogno di simulare comportamenti casuali, come i movimenti nei videogiochi, il comportamento di particelle in fisica, o il cambiamenti del tempo in climatologia. Per ottenere questo risultato è necessario generare rapidamente numeri casuali, cioè numeri che provengono da una sorgente aleatoria, come il lancio ripetuto di una moneta. Ma utilizzare una sorgente veramente aleatoria come il lancio di una moneta sarebbe un processo lentissimo: gli algoritmi di generazione di numeri pseudocasuali efficienti, come quelli nel nuovo pacchetto di Java 17, sono invece in grado di generare miliardi di numeri pseudocasuali al secondo. Il nome "pseudocasuale" deriva dal fatto che i numeri sembrano provenire da una sorgente aleatoria, ma in realtà sono generati da algoritmi”.
Il Laboratorio di Algoritmica per il Web (LAW) della Statale, fondato nel 2002, è un centro di eccellenza per questo settore: già nel 2016, un algoritmo per la generazione di numeri pseudocasuali progettato da Sebastiano Vigna era infatti stato adottato da tutti maggiori browser (Chrome, Edge, Safari, Firefox) risolvendo un difetto del generatore di JavaScript.
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Dipartimento di Informatica Giovanni Degli Antoni
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