Pubblichiamo la lettera che il Rettore dell'Università degli Studi di Milano, Gianluca Vago, ha inviato alla Conferenza degli Studenti - organo di rappresentanza del corpo studentesco dell'Ateneo - sull'occupazione dello studentato di via Canzio.
Cari studenti,
sabato scorso un gruppo di persone appartenenti al Centro Sociale "La Lambretta" ha occupato uno stabile in via Canzio di proprietà della nostra Università.
L'edificio è uno dei nostri studentati, da tempo. Come ben ricordano i vostri rappresentanti in Consiglio di Amministrazione, l'Università ha deciso, lo scorso anno, di ristrutturare lo stabile, riservandolo sempre alla funzione di ospitalità per studenti e per ricercatori ospiti del nostro Ateneo.
L'intervento edilizio, che impegna l'Università per un costo stimato di circa 1.500.000 euro, interamente a carico del nostro bilancio, sarebbe dovuto iniziare con l'attivazione del cantiere di lavoro nel prossimo mese di ottobre, tra pochi giorni.
L'occupazione dello stabile impedisce ovviamente l'inizio dei lavori, danneggiando l'Ateneo, ma prima di tutto gli studenti che non potranno disporre di una residenza dedicata e rinnovata dopo molti anni.
Naturalmente, al contrario di quanto affermato dagli occupanti, non c’è nessun interesse privato, né, appunto, si voleva lasciare vuoto lo stabile, al contrario.
Per difendere il nostro progetto, e garantirvi l'opportunità di un servizio migliore, abbiamo denunciato l'episodio alle autorità, chiedendo lo sgombero dell'edificio.
Come in altre occasioni, non crediamo si possa accettare una situazione di illegalità, che prevarica ogni diritto altrui, e paradossalmente danneggia proprio chi, con sacrificio e tenacia, si impegna negli studi universitari.
Un caro saluto
Il Rettore
Gianluca Vago
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