Con il saluto di Nanda Vigo e la luce intensa e coloratissima di Genesis light, l’opera che l’artista lascia all’Ateneo, si conclude la seconda edizione de "La Statale Arte".
Nanda Vigo ha incontrato pubblico e studenti per l’evento che ha chiuso simbolicamente la mostra di Exoteric Gate - l’installazione site-specific visibile ancora fino all’11 marzo nel grande cortile del Richini – e ha presentato Genesis light, l’opera che va ad arricchire la collezione permanente di scultura contemporanea dell’Università degli Studi di Milano negli spazi della "crociera" quattrocentesca, che già ospita Prospettiva introversa #11, di Mikayel Ohanjanyan.
Genesis light, realizzata nel 2016, è un’opera in cristallo nero e neon rosso, austera ed essenziale, che affida a un unico oggetto – il cerchio di cristallo – la funzione di evocare infiniti rimandi al cosmo e alla sua simbologia, che è la cifra del linguaggio personale della Vigo, fondato sul suo esoterismo umanista e sulla sua profonda ricerca della conoscenza.
La luce rossa, che si diffonde oltre la superficie fisica dell’opera, è uno dei segni del suo codice espressivo, in cui il conflitto/armonia tra luce e spazio realizzato dalle superfici specchianti è una costante del suo lavoro che caratterizza tutta la sua evoluzione artistica, sin dai Cronotopi degli anni Sessanta.
L’evento si è chiuso con la presentazione del catalogo dedicato a Exoteric Gate - introdotto dal Rettore Gianluca Vago- che contiene il testo autografo del 1976 con cui Nanda Vigo ha avviato la ricerca che l’ha condotta alla realizzazione della sua prima grande opera per esterno.
1 marzo, ore 11, Sala di Rappresentanza, via Festa del Perdono 7
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