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Il logo del progetto NoVaMigra
Otto università ed enti di ricerca europei, un ateneo statunitense e un team di ricercatori di interdisciplinare che riunisce filosofi, giuristi, sociologici e antropologi, chiamati a rilanciare un modello europeo di accoglienza e integrazione che recuperi una prospettiva di garanzia dei diritti umani universali, eguaglianza di genere e partecipazione democratica.
Sono i numeri di NovaMigra (Norms and Values in the European Migration and Refugee Crisis), il progetto di ricerca triennale (2018-2021) - avviato il 1° aprile 2018 - che vede tra i partner il gruppo di ricerca guidato da Alessandra Facchi e Nicola Riva del dipartimento di Scienze sociali e politiche dell'Università Statale di Milano.
Coordinato dall'Università di Duisburg-Essen, NoVaMigra è stato finanziato nell'ambito del programma Horizon 2020 e vede la presenza di un Advisory Board di cui fanno parte importanti stakeholder politici e sociali europei.
Le numerose crisi che l'Europa ha dovuto affrontare negli ultimi anni, come, tra le altre, l'arrivo di oltre un 1 milione di rifugiati nel 2015, hanno messo a dura prova il progetto di integrazione europea e la capacità di rispettare le norme e i valori indicati nei suoi trattati istitutivi e nella Carta dei diritti fondamentali.
La discussione sulla ripartizione dei rifugiati tra i diversi Stati membri, lo sviluppo ulteriore del Sistema di Dublino e il dibattito sugli accordi con la Turchia e gli Stati del Nord Africa non sono che gli esempi più eclatanti di una assenza di consenso profondo tra gli Stati sulle norme e sui valori che dovrebbero guidare l'azione dell'Unione verso soluzioni che possano portare a un rilancio del dibattito sui propri valori, principi e norme.
I principali obiettivi del progetto NoVaMigra
Fornire una ricognizione e un'interpretazione filosoficamente orientata delle norme e dei valori fondamentali dell'Unione Europea, con particolare riferimento alla Carta dei diritti fondamentali e alla giurisprudenza europea in tema di rifugiati e migranti.
Mostrare come norme e valori abbiano orientato e orientino l'agire di rilevanti attori politici e sociali nell'elaborazione delle politiche migratorie e d'asilo e di integrazione dei migranti e dei rifugiati nelle società europee, prima e dopo la crisi del 2015.
Sviluppare un'idea di sviluppo democratico centrato sulla tutela dei diritti fondamentali per l'Unione e i suoi Stati membri che, pur tenendo conto delle divergenze su norme e valori europei emerse con la crisi dei rifugiati, sia all'altezza delle responsabilità dell'Unione Europea.
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