Pubblicato il: 23/04/2019

Ottimo bilancio per Urban Islands, l'installazione completamente realizzata dall'Università Statale di Milano per la mostra INTERNI Urban Spaces, che si è tenuta, come ormai di consueto, nei cortili della storica sede della Ca' Granda - dal 9 al 15 aprile - in occasione del FuoriSalone della Milano Design Week.

Il rettore Elio Franzini, ha voluto sottolineare l'importanza di questa prima partecipazione creativa della comunità universitaria a uno dei più attesi eventi del FuoriSalone, ringraziando personalmente chi ha reso possibile l'esperimento, compreso Jin Zhigang, il direttore dell'Istituto Confucio dell'Università Statale di Milano che ha offerto il suo generoso contributo.

A disegnare le poliedriche mappe affettive allestite nel Cortile della Ghiacciaia hanno contribuito in tanti, sia condividendo sui propri account Instagram e Facebook video, foto, testi, registrazioni sonore e piccole riflessioni, sia affiggendone disegni, poesie e pensieri su "mappe fisiche", riproduzioni stilizzate delle sedi dell'Ateneo, disposte su un lato di uno dei Cortili tra i più amati dagli studenti e non solo.

300 i contributi fotografici giunti in risposta alla call lanciata dagli ideatori attraverso i canali web e social istituzionali. Molte delle foto arrivate attraverso post su Facebook o Instagram hanno reso ancora più emozionanti i videomapping serali, proiettati su uno dei muri del cortile a scomporne e ricomporne le forme, investirlo di colori in continuo mutamento e giocare con i resti delle colonne sottili strappate alla crudeltà dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, grazie al sapiente restauro degli anni '50.

Insieme alle foto affisse nel Cortile della Ghiacciaia, tanti anche i pensieri che hanno popolato le "mappe fisiche" evidenziando i luoghi più amati dell'Ateneo: da via Festa del Perdono a Edolo e Sesto San Giovanni, passando per piazza Sant'Alessandro, Città Studi, il Polo di Medicina del San Paolo e quello di Veterinaria a Lodi, per raggiungere anche via Noto e Toscolano Maderno.

Grazie all'ausilio di visori appositi, 1585 persone si sono immerse nella realtà virtuale dei 12 percorsi video a 360° attraverso altrettanti luoghi della Statale, nati dal racconto di un motivatissimo gruppo di studentesse e studenti e realizzati dal CTU, il Centro di Ateneo per le Tecnologie e la Didattica multimediale e a distanza, in collaborazione con il Labsimurb del Politecnico di Milano.

Molto partecipate anche le rappresentazioni degli spazi non scelti: le performance teatrali de La Statale al Bekka - frutto del laboratori con i giovani ospiti dell'Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria - e l'appuntamento con Lo spazio di cura, lo spazio che cura, che ha riproposto la preziosa esperienza nata dal lavoro con i pazienti di oncologia pediatrica dell'Istituto dei Tumori di Milano.

I visitatori di questo primo insolito racconto di un'Università come insieme di tante e diversissime isole urbane hanno potuto scoprire anche la concezione che anima il lavoro dello scrittore Kundo Koyama, nell'incontro sul Design for happiness che lo ha visto protagonista in un'aula piena di studenti, o incrociare i microfoni di Radio Statale che ne ha intervistati un po' a zonzo per il Cortile della Ghiacciaia e che ha contribuito alla serata conclusiva del 15 aprile con un partecipato DJ set.

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