Pubblicato il: 25/10/2021
Pier Paolo Di Fiore, docente del dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università Statale - Foto Ieo.it

Pier Paolo Di Fiore, docente del dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università Statale - Foto Ieo.it

Pier Paolo Di Fiore, docente del dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia dell’Università Statale di Milano è il vincitore della XV edizione del  Premio Galileo per la divulgazione scientifica 2021  del Comune di Padova con il suo libro "Il prezzo dell’immortalità. Cosa sappiamo del cancro e come possiamo sconfiggerlo" ( il Saggiatore, 2021), con la prefazione del filosofo Telmo Pievani. Il premio viene assegnato da una giuria popolare composta da 200 tra studentesse e studenti universitari e da 10 classi delle scuole secondarie italiane.

Il volume del professor Di Fiore, oncologo di fama internazionale,  direttore del programma di Novel Diagnostics dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), racconta  la nascita e l’evoluzione del tumore con un  percorso attorno e attraverso il mondo del cancro che unisce il rigore scientifico alla volontà di di smontare ‘falsi miti’ e dare al lettore una conoscenza completa della malattia. Di Fiore indaga, oltre agli sviluppi più recenti della ricerca, anche la storia sociale della malattia: una storia fatta di studiosi e dottori, di pazienti e delle loro famiglie, di dolorose sconfitte e insperati successi, di grandi intuizioni e di errori. Per farlo, Di Fiore sceglie spesso la narrazione in prima persona, dove a parlare, però, non è l’autore, ma il cancro stesso che racconta al lettore “le ragioni” biologiche profonde della sua natura. Il libro non rinuncia alla speranza e all’impegno che anima ogni giorno il lavoro di medici e ricercatori: prevenzione e ricerca diventano quindi le ‘chiavi’ per guardare al futuro e ai frutti che matureranno dal lavoro di questi anni. I proventi delle vendite del libro andranno alla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.

"Il libro l’ho scritto avendo in mente essenzialmente gli studenti, anche universitari, e il pubblico di tutti coloro che sono interessati alla scienza pur non praticandone l’arte - ci spiega il professor Di Fiore -. Scrivere di cancro è complesso. Il tema è "spaventoso" e inoltre il cancro è un universo composito che trascende quello puramente scientifico. È l’universo, individuale e psicologico, del paziente e della sua famiglia, quello sociale degli interventi di salute pubblica, quello antropologico della diffusione delle fake news, quello economico degli interessi che si muovono intorno al cancro. E ovviamente anche quello scientifico e medico della ricerca sul cancro e dei suoi progressi. Per tenere insieme questi "universi" ho cercato di scrivere analizzando la "versione del cancro", addirittura facendolo parlare in prima persona di tanto in tanto. In fondo quello che al ricerca cerca di fare è proprio questo, comprendere la versione del cancro per sconfiggerlo”.

 

 

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