Pubblicato il: 25/03/2021
Il logo del progetto di ricerca  VAST – Values Across Space and Time

Il logo del progetto di ricerca  VAST – Values Across Space and Time

Studiare la trasformazione nel tempo e nello spazio di valori fondamentali come libertà, democrazia, uguaglianza, tolleranza, dialogo, dignità umana ritenuti intrinseci all’idea di Europa e imprescindibili per la nascita di comunità sostenibili all’interno delle quali i cittadini possano “vivere bene insieme”, coniugando gli studi storici con le tecnologie digitali. E’ questo l’obiettivo progetto di ricerca  VAST – Values Across Space and Time, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 e coordinato dall’Istituto di Informatica e Telecomunicazioni del centro di ricerca NCSR Demokritos di Atene in Grecia.

Al progetto partecipa anche l’Università Statale di Milano, con un gruppo di ricerca composto da studiosi umanisti e informatici dei dipartimenti di Studi Storici e di Informatica “Giovanni degli Antoni”: in particolare, il progetto vede impegnati Stefano Montanelli, docente di Informatica del dipartimento di Informatica "Giovanni Degli Antoni" e coordinatore del progetto a livello di Ateneo, e il gruppo di ricerca guidato da Giulia Giannini, docente di Storia delle Scienze e delle Tecniche del dipartimento di Studi storici

Il progetto è stato avviato nel dicembre scorso e si propone, nel dettaglio, di realizzare, avvalendosi di tecnologie all’avanguardia, una knowledge base e una piattaforma digitale grazie alle quali sia possibile studiare e mettere in luce l’emergenza e la trasformazione dei valori Europei nel corso della storia, attingendo a tre macroaree narrative: teatro (drammaturgia greca antica), scienza (rivoluzione scientifica e filosofia naturale del XVII secolo) e folklore (racconti popolari e fiabe tradizionali). Grazie all’ausilio di tecniche e strumenti digitali avanzati, i ricercatori coinvolti nel progetto studieranno, quindi, le modalità attraverso le quali i valori sono stati espressi, trasformati e riappropriati nel corso della storia, delineando uno dei percorsi che ha contribuito in maniera decisiva alla formazione della cultura europea. VAST, dunque, si propone di esaminare l’espressione e la percezione dei valori in momenti significativi della cultura europea come l’antichità classica e la rivoluzione scientifica del Seicento, quando furono poste le basi metodologiche e istituzionali della scienza moderna.

Nell’ambito del progetto, inoltre, si studierà come gli stessi valori morali sono percepiti oggi attraverso la raccolta, la digitalizzazione e l’analisi dei racconti e delle esperienze di chi quei valori li comunica (artisti, direttori e curatori di musei, operatori dell’industria culturale e creativa, educatori, narratori) e di chi ne fruisce (studenti, visitatori, spettatori etc.).

Le metodologie e gli strumenti impiegati per tracciare la trasformazione dei valori, comprenderne l’evoluzione e l’appropriazione da parte del pubblico spazieranno dalle interviste ai questionari, dallo studio di pieces teatrali a quello di racconti e narrazioni in forma scritta e orale. Questi contenuti saranno trattati attraverso avanzate tecniche di content analysis. Le esperienze, i racconti e le scoperte raccolte dalla comunità di VAST e collegate a rappresentazioni teatrali, programmi didattici dei musei, testi etc. saranno digitalizzate per contribuire a delineare il contesto all’interno del quale valutare e analizzare le risorse fisiche e digitali del patrimonio culturale europeo.

Grazie alla digitalizzazione e alla conservazione si migliorerà la comprensione della nostra storia culturale, contribuendo così a realizzare uno sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile.

VAST è un progetto internazionale che coinvolge otto istituzioni di cinque paesi diversi: National Center for Scientific Research Demokritos (Grecia), Università degli Studi di Milano (Italia), National and Kapodistrian University of Athens (Grecia), Universidade NOVA de Lisboa – NOVA (Portogallo), Fairytale Museum (Cipro), Semantika (Slovenia), Museo Galileo (Italia) and the Athens & Epidaurus Festival (Grecia).

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