Pubblicato il: 11/01/2019

Si intitola "Archaeological Researches in the Kurdistan Region of Iraq" il seminario internazionale che si terrà il 18 gennaio, ore 9.30, presso la Sala Napoleonica di via S. Antonio 12, alla presenza di una delegazione della Direzione Generale delle Antichità del Governo Regionale Curdo e del Museo delle civiltà di Erbil.

Promosso dal dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici dell'Università Statale di Milano, il seminario offre una panoramica sui recenti risultati delle ricerche archeologiche nel Kurdistan iracheno, condotte nell'ambito della MAIPE (Missione Archeologica Italiana nella Piana di Erbil - Regione del Kurdistan iracheno), progetto guidato e cofinanziato dall'Università Statale di Milano e dal MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) e nel 2015 inserito nel PAdAI (Paesaggi archeologici dell'antico Iraq fra preistoria ed epoca islamica: formazione, trasformazione, tutela e valorizzazione), una più ampia ricerca di archeologia del paesaggio che ha ottenuto il finanziamento del MIUR (PRIN 2015) e svolta in collaborazione con le Università di Udine, Torino, Venezia Ca' Foscari e l'Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR.

La parte della Piana di Erbil "indagata" dalla missione MAIPE si inserisce in un'area cruciale della Mesopotamia antica e dello scacchiere medio-orientale moderno ed è localizzata a 30 chilometri di distanza dalla città di Erbil. Un'area di grande interesse storico-culturale per l'alta densità di insediamenti antichi, tra i quali Helawa e Aliawa, indagati dalla MAIPE. Questi due siti archeologici, con la loro plurimillenaria occupazione, permettono di ricostruire la storia di questo territorio della Mesopotamia dai primi villaggi agricoli nel Neolitico (ca. 10 mila a.C.), fino ai centri fortificati di epoca islamica (XII sec. d.C.).

Per Luca Peyronel, docente di Archeologia e Storia dell'Arte del Vicino Oriente Antico, tra le recenti "acquisizioni eccellenti" dell'Università Statale di Milano, alla guida della missione, MAIPE non è che l'ultima solo in ordine di tempo, nel Kurdistan iracheno, con all'attivo, dal 1991, altre tre ricerche archeologiche in paesi medio-orientali: Ebla (1991-2010) e Tell Tuqan (2006-2010) in Siria, e nella Valle di Jiroft in Iran (2008-2009).

Durante il seminario del 18 gennaio saranno presentati i risultati dell'ultima spedizione nella Piana di Erbil (1 ottobre - 12 novembre 2018), che ha visto al lavoro un gruppo di dieci archeologi e studenti dell'Università di Milano, di Roma e di Bologna in tre aree maggiori di scavo, sul declivio e sulla sommità meridionale e sulla estensione orientale del mound del sito di Helawa.

Tra i più rilevanti risultati dell'ultima missione, il gruppo della missione MAIPE presenterà la scoperta di un edificio pubblico sulla sommità del sito, databile al IV millennio a.C., con il rinvenimento, all'interno di due vani, di molte sigillature in argilla con apposte impronte di sigilli a stampo utilizzate a chiusure di porte, contenitori in ceramica, ceste in fibre vegetali intrecciate, a dimostrare, per la prima volta nella Piana di Erbil, forme di gestione economica centralizzata. L'edificio distrutto a seguito di un incendio è molto ben conservato, con i materiali conservati ancora al loro posto, abbandonati sui piani pavimentali.

Altra importante scoperta quella lungo la trincea aperta sul declivio meridionale del sito, dove è stata riportata alla luce una lunghissima sequenza occupazionale, dal VII millennio al IV millennio a.C., ininterrotta, che sta permettendo la ricostruzione del passaggio fondamentale dalle comunità di villaggi agricoli del Neolitico alle prime strutture urbane nella Mesopotamia del nord.

Infine, si è riportato alla luce nell'area D un ampio edificio a carattere produttivo, con magazzini e forni per la cottura del cibo, databile alla metà del II millennio a.C. Anche in questo caso, si tratta di una scoperta rilevante, perché permette di indagare il momento di passaggio tra il Bronzo Medio e il Bronzo Tardo nella Mesopotamia settentrionale, ancora pochissimo noto.

I saluti di apertura del seminario sono affidati ad Alfonso D'Agostino, direttore del dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici, Luca Peyronel, direttore della missione MAIPE, e Kaifi M. Ali, direttore generale delle Antichità del Governo Regionale Curdo.

Al seminario seguirà l'incontro in Rettorato (via Festa del Perdono 7) della delegazione curda con il prorettore vicario, Maria Pia Abbracchio, e il prorettore all'Internazionalizzazione, Antonella Baldi, per avviare nuove collaborazioni finalizzate, in particolare, ad attività di archeologia pubblica, comunicazione e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico del Kurdistan iracheno.

Nel pomeriggio, il professor Peyronel accompagnerà gli ospiti della Regione del Kurdistan iracheno presso il Comune di Milano per un incontro con i rappresentanti della Direzione Cultura.

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