Pubblicato il: 22/05/2025
Orzo, copyright: Laura Rossini

Orzo, copyright: Laura Rossini

Una nuova ricerca rivela il ruolo del gene Cul4 nello sviluppo della pianta dell’orzo. Pubblicato sulla rivista Journal of Experimental Botany è stato condotto da un team internazionale di ricercatori guidato dall’Università degli Studi di Milano e dall’Università di Shiraz.

Un nuovo studio ha dimostrato che mutazioni nel gene Cul4 portano a cambiamenti significativi nello sviluppo della pianta di orzo, tra cui una maggiore altezza, un aumento del diametro del fusto e una variazione delle dimensioni dei chicchi. Questi effetti sono associati a un incremento nella produzione di acido jasmonico, un ormone vegetale coinvolto nella crescita e nella risposta agli stress ambientali.

La ricerca, condotta da un team internazionale di ricercatori e ricercatrici guidato dall’Università degli Studi di Milano e dell’Università di Shiraz ha rivelato il ruolo chiave del gene Uniculme4 (Cul4) nell’architettura della pianta di orzo. I risultati, pubblicati sulla rivista Journal of Experimental Botany, potrebbero aprire nuove strade per il miglioramento genetico delle colture cerealicole.

Uno degli aspetti più innovativi dello studio è l’identificazione del legame tra Cul4 e la via biosintetica dell’acido jasmonico, suggerendo che la regolazione di questo gene potrebbe permettere di modulare la crescita della pianta in risposta a condizioni ambientali avverse. Lo studio rappresenta un passo significativo verso l’ottimizzazione genetica dell’orzo e potrebbe avere implicazioni per altre specie cerealicole. Le future ricerche si concentreranno sull’applicazione di queste conoscenze per lo sviluppo di varietà con caratteristiche migliorate, contribuendo a una produzione agricola più sostenibile ed efficiente.

“Abbiamo scoperto che il gene Cul4 agisce come un regolatore centrale della crescita della pianta, influenzando sia la struttura del fusto che la produzione di composti chiave per lo sviluppo”, spiega Elahe Tavakol, docente dell’Università di Shiraz (Iran) e prima autrice dello studio. “Questa scoperta ci aiuta a comprendere meglio i meccanismi genetici che determinano l’architettura della pianta e potrebbe avere applicazioni importanti per il miglioramento delle colture”.

“La possibilità di intervenire su Cul4 per regolare lo sviluppo della pianta potrebbe essere un’arma strategica per migliorare la resa delle colture”, aggiunge Laura Rossini, docente di Genetica Agraria presso il dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali (DiSAA) dell’Università degli Sudi di Milano e corresponding author dello studio “Attraverso lo studio del gene Cul4 possiamo meglio comprendere i meccanismi che consentono alla pianta di bilanciare crescita e difesa contro le avversità, offrendo conoscenze utili per ottenere varietà più resistenti e produttive”.

Contatti

  • Laura Rossini
    Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia