Pubblicato il: 19/08/2019
Il Cortile d'Onore dell'Università Statale

Il Cortile d'Onore dell'Università Statale

E’ stato pubblicato, il 15 agosto scorso, l’Academic Ranking of World Universities (ARWU la classifica predisposta da ShanghaiRanking Consultancy che dal 2003 stila la graduatoria delle migliori 500 Università del mondo (mille da quest’anno). Il ranking conferma la posizione dell’Università degli Studi di Milano ai vertici degli Atenei italiani con il posizionamento 1-3 nella classifica nazionale, assieme a Università La Sapienza di Roma e a Università di Pisa, e il posizionamento 151-200 a livello internazionale.

  Il ranking, sulla base dei dati forniti da Clarivate Analytics, che cura la piattaforma Web of Science, indicizza mille Università su circa 18.000 istituzioni esistenti al mondo. Solo le prime 100 del ranking sono classificate in ordine di total score, mentre tutte le altre Università sono raggruppate per fasce in cui sono elencate in ordine alfabetico. Gli indicatori che contribuiscono al punteggio finale, che poi viene normalizzato sulla prima istituzione del ranking, sono: numero di Alumni che hanno vinto un Nobel o una medaglia Field (peso 0,1);  numero di professori o ricercatori che hanno vinto un Nobel o medaglia Field (peso 0,2); numero di professori o ricercatori highly cited, secondo la classifica di Clarivate (peso 0,2); numero di pubblicazioni su Science e Nature fra il 2013 e il 2017 (peso 0,2); numero di pubblicazioni indicizzate sulla piattaforma Web of Science (WOS) nel 2017 ( peso 0,2); indice pesato dei 5 indicatori precedenti divisi per il numero di FTE (peso 0,1).

  "È certamente un ottimo risultato - commenta il Rettore Elio Franzini -,  pur nella consapevolezza che esso deriva da procedure in parte discutibili che non possono essere enfatizzate. Sono 46 le Università italiane nel ranking di Shanghai, comprese, cioè, in quel 5-6% che raccoglie, secondo questo ranking, le migliori università del mondo. Al di là dell'autocompiacimento - prosegue il Rettore -, ciò può essere fonte per una riflessione non tanto sulle "classifiche" quanto sul valore della ricerca scientifica e sul contributo che ad essa possono fornire la nostra Università e il sistema della ricerca italiano.
Il ranking di Shanghai  con i suoi indicatori che misurano solo alcuni aspetti (quelli più visibili e immediati) relativi alla ricerca, rispetto ai quali l'università di Milano risulta promossa con lode, non deve quindi far dimenticare altri orizzonti di "merito" su cui quotidianamente ci impegniamo, in primo luogo la valorizzazione della didattica, sempre connessa a un’ottima ricerca. In sintesi - conclude il Rettore -, la nostra Università deve considerare questo rilevante risultato essenzialmente come un’occasione per migliorare ancora, consapevole che la qualità dei suoi percorsi formativi interni, scientifici e didattici,  ha come fine ultimo il miglioramento generale di una società e di una cultura".