Pubblicato il: 30/09/2021
Vittorio Alfieri: immagine dalla locandina del seminario del 4 ottobre

Vittorio Alfieri: immagine dalla locandina del seminario del 4 ottobre

 Le biblioteche come "luogo" di identità di un autore: se ne parla il 4 ottobre nel corso del seminario organizzato da Centro Apice - Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale e intitolato “Biblioteche d’autore. Studi e prospettive di ricerca”. L’incontro si tiene il 4 ottobre, alle ore 15.30, nella Sala Crociera Alta di Giurisprudenza dell’Università Statale di Milano (via Festa del Perdono 7), ma è possibile seguire il seminario anche in streaming collegandosi alla piattaforma Teams.

L'incontro sarà l’occasione per riflettere sugli autori da una prospettiva diversa, quella delle loro biblioteche: le biblioteche d’autore, infatti, ci consentono di avvicinarci al mondo misterioso della creazione letteraria, lasciando affiorare gli interessi e le passioni di una vita dell’autore stesso. Entrare nel "laboratorio" di uno scrittore attraverso le sue letture, però, non è operazione semplice: i libri spesso scompaiono con l’autore, oppure si disperdono in mille rivoli senza possibilità di ricomporre la biblioteca nella sua interezza.
Qualche volta però succede che le biblioteche perdute e i loro cataloghi riaffiorino, illuminando tratti di vita letteraria e artistica di una luce nuova. È stato così per le biblioteche di numerosi autori, tra cui Montaigne, Pico della Mirandola, Montesquieu, Voltaire e ora anche Vittorio Alfieri, di cui Christian Del Vento (Université Sorbonne Nouvelle, Parigi) ha ricostruito le complesse vicende dei libri che avevano accompagnato il tragediografo italiano fino al 1792, quando dovette abbandonare precipitosamente la capitale francese, a causa dei tragici esiti degli eventi rivoluzionari. L
o studioso è riuscito a individuare un elenco di circa 3.400 volumi, di cui è stato possibile, grazie alla ricerca nelle biblioteche italiane, francesi, inglesi e statunitensi, identificare il 46% dei volumi appartenuti allo scrittore.

La scoperta dell’inventario, che si riteneva perduto, consente di individuare nella prima biblioteca di Alfieri la connessione con il "laboratorio" letterario dell’autore, portando attenzione al rapporto tra lettura e scrittura, cioè a quanto alcuni libri abbiano influito sulla sua creazione letteraria, ma soprattutto a quanto la biblioteca abbia contribuito a costruire l’immagine d’autore che Alfieri voleva consegnare alla posterità.

Partecipano al seminario Christian Del Vento (Université Sorbonne Nouvelle, Parigi), autore della La biblioteca ritrovata. La prima biblioteca di Vittorio Alfieri (Alessandria, 2019), Alberto Cadioli (Università di Milano), Donatella Martinelli (Università di Parma), William Spaggiari (Università di Milano). Coordina Lodovica Braida (Università di Milano).

Per partecipare all'incontro obbligatoria la prenotazione scrivendo a: apice.biblioteca@unimi.it.

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