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I tumori giovanili al colon-retto potrebbero crescere più velocemente rispetto a quelli insorti in età avanzata. Ad affermarlo è la ricerca, pubblicata su Cell e coordinata da Salvatore Siena e Alberto Bardelli, docenti rispettivamente di Oncologia medica all’Università Statale di Milano e di Istologia all’Università di Torino, e condotta da un team di ricercatori e medici di IFOM, l’Istituto di Oncologia molecolare di Fondazione AIRC e dell’Oncologia Falck dell’Ospedale Niguarda.
L’incidenza del carcinoma colorettale nei giovani è in aumento a livello globale ed è stata recentemente confermata anche nell’area metropolitana di Milano grazie a una collaborazione tra l’Agenzia di Tutela della Salute di Milano e l’Oncologia Falck dell’Ospedale Niguarda di Milano.
Le differenze molecolari tra i tumori del colon-retto a insorgenza precoce e quelli in età avanzata sono ancora oggi poco definite e per identificarle lo studio, denominato IANG-CRC e finanziato dalla Fondazione Regionale Ricerca Biomedica, mira a caratterizzare queste neoplasie con un approccio multi-omico, che si basa sull’integrazione di diversi livelli di analisi molecolare, dalla genomica alla metabolomica, per raggiungere una visione più completa dei meccanismi biologici alla base della malattia.
Cruciale per il futuro della prevenzione di questi tumori, lo studio IANG-CRC si basa sull’integrazione di competenze di genetica molecolare con Alberto Bardelli, la bioinformatica con Giovanni Crisafulli (IFOM), l’oncologia medica con Salvatore Siena e con il contributo particolare di due Physician Scientist, Gianluca Mauri (Ospedale Niguarda) e Giorgio Patelli (IFOM), fortemente voluti da IFOM, Ospedale Niguarda, AIRC e Statale per connettere l’oncologia medica e la medicina molecolare.
Il team di ricerca ha ipotizzato che stimare l'età del cancro utilizzando i dati genomici dei tumori può chiarire se sia utile intervenire con screening precoci, come la biopsia liquida, test frequenti sul sangue, aprendo allo sviluppo in futuro di approcci diagnostici e terapeutici innovativi.
“Sebbene gli screening abbiano migliorato la diagnosi precoce negli adulti sopra i 50 anni, i giovani adulti restano esclusi dai programmi di prevenzione. In quest’ottica emerge con particolare importanza l’esigenza di sviluppare approcci specifici per i tumori del colon-retto a insorgenza precoce” afferma Salvatore Siena, docente di Oncologia medica alla Statale di Milano.
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Salvatore Siena
Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia
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