Comunicazione biomedica e pandemia: nuove prospettive

"Comunicazione biomedica e pandemia: nuove prospettive": se ne parla il 6 giugno in un seminario all’Università Statale di Milano (ore 9.30, Aula Crociera Alta di Giurisprudenza, via Festa del Perdono 7), promosso dal dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni della Statale, su iniziativa delle docenti Maria Vittoria Calvi e Giovanna Mapelli, nell’ambito del progetto di ricerca “Comunicazione biomedica e diversità culturali ai tempi del Covid-19”.

Il seminario, aperto dai saluti del direttore del dipartimento, Marco Castellari, propone una lettura interdisciplinare intorno al tema della comunicazione scientifica. Lo scenario di riferimento è quello creato dalla pandemia che ha pervaso le pratiche discorsive a ogni livello e ha generato una circolazione senza precedenti di notizie medico-scientifiche.

A partire da una nutrita piattaforma di studi e ricerche sul tema, che fin dall’inizio hanno accompagnato l’evolversi della crisi sanitaria, gli interventi dei relatori, studiosi di ambiti differenti, avranno l’obiettivo di valutare le ricadute dei modelli comunicativi adottati durante l'emergenza Covid sulla percezione della ricerca biomedica da parte della società civile e sul rapporto medico/paziente, anche rispetto a possibili sviluppi futuri. Una riflessione che abbraccia l’Italia e non solo: gli interventi, infatti, riguarderanno anche la Spagna e la Gran Bretagna, in una prospettiva più ampia.

E' possibile partecipare da remoto inviando la richiesta via mail entro il 4 giugno alle mail alessandra.donati@unimi.it o mercedes.aguado@unimi.it.

Nei Materiali allegati il programma con gli interventi e i relatori.