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I docenti Stefania Recalcati e Massimo Locati presso l'Universidade Católica de Moçambique (UCM)
Dal Mozambico al Kenya, si rafforzano le azioni di cooperazione sanitaria promosse dall’Università Statale di Milano in rete con organizzazioni non governative, istituzioni dei Paesi africani e grazie all’impegno attivo dei docenti della Statale.
Si muove in questa direzione la collaborazione attivata tra l’Università Statale e l'Universidade Católica de Moçambique (UCM). Stefania Recalcati, delegata della Rettrice alla Cooperazione Internazionale in ambito medico, e ricercatrice del Centre for MultidisciplinAry ResearCh in Health Science (MACH), è stata recentemente in Mozambico – accompagnata dal direttore del dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale, Massimo Locati - presso l’UCM, con cui è stato attivato un programma di mobilità Erasmus extra-europeo della durata di tre anni. Il progetto, attivato grazie anche all’impegno dell’ONG "Medici per l'Africa CUAMM", intende favorire soprattutto la mobilità bilaterale dei docenti delle due Università.
“La Facoltà di Scienze della Salute di UCM – spiega Stefania Recalcati -, ha 20 anni di esperienza nell'insegnamento di medicina e 12 anni nell'insegnamento di infermieristica; la mobilità rappresenta quindi un'eccellente opportunità per migliorare la collaborazione tra le nostre Università e supportare lo scambio di competenze di apprendimento, dall'area preclinica a quella clinica”.
Nell’ambito della missione, i professori Stefania Recalcati e Massimo Locati hanno tenuto alcune lezioni con studenti dei primi anni di Medicina. Un’iniziativa che ha coinvolto anche Gabriella Cerri, docente di Fisiologia, delegata della Rettrice per l’attività didattica innovativa in area medica, che ha dato il suo contributo mediante lezioni online, affiancata in aula da docenti di UCM.
“E’ stata globalmente un’esperienza didattica davvero positiva – commenta la professoressa Recalcati -: gli studenti hanno mostrato grande interesse ed entusiasmo per questo tipo di attività. Oltre all’attività didattica, ci sono stati molteplici momenti di incontro con i rappresentanti di UCM per progettare una collaborazione a lungo termine, fondamentale per ottenere risultati concreti. Con l’auspicio di una duratura collaborazione tra le nostre Università abbiamo piantato, insieme a uno studente di medicina di UCM, una piccola piantina, vicino ad un edifico dell’Università in costruzione: inizio di una collaborazione che si spera possa crescere, proprio come quella piantina”.
Tra le prossime azioni di "scambio" tra i due Atenei è prevista una formazione per i medici africani nel campo del management sanitario, da parte dell’Università Statale, e una serie di lezioni e seminari di docenti dell’Ateneo mozambicano in Scuole di Specialità e Master su argomenti specifici, tra cui le malattie infettive su cui hanno ampia esperienza e competenza. Uno del principali obiettivi per il futuro è quello di rafforzare la collaborazione soprattutto del corpo docente delle due Università per potenziare la crescita di aree didattiche che ne necessitano.
I docenti Maria Paola Canevini e Giovanni Felisati in Kenya
Forte l’impegno dell’Ateneo anche in Kenya, dove i docenti del dipartimento di Scienze della Salute della Statale, Maria Paola Canevini, docente di Neuropsichiatria Infantile, Direttore S.C. Neurologia dell'Età Evolutiva - Centro Regionale Epilessia "R. Canger" ASST Santi Paolo e Carlo e Giovanni Felisati, docente di Otorinolaringoiatria, direttore della Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria e della S.C. di Otorinolaringoiatria ASST Santi Paolo e Carlo, hanno svolto una Missione esplorativa e di preparazione per il Progetto triennale “Beyond the silence” che partirà a gennaio.
Il progetto, che coinvolge la Statale, è finanziato dalle organizzazioni non governative World Friends, Sentire e Crescere, San Valentino e da FAI/Fondazione Charlemagne, e si propone un’azione di “screening” per svelare le cosiddette “Disabilità invisibili”, ovvero quelle forme di disabilità che vengono spesso tenute nascoste. Il Progetto si svolgerà in parte a Nairobi e in parte nella Contea di Kilifi, un’area rurale di grande povertà.
“Il progetto – spiegano i docenti Maria Paola Canevini e Giovanni Felisati - si occuperà di indagare disabilità fisiche, neurologiche, uditive. E’ previsto un piano riabilitativo per intervenire in modo proattivo, in coordinamento con le realtà sanitarie già presenti sul territorio. Nel corso della nostra visita abbiamo cercato di porre le basi perché il progetto possa partire, a gennaio, nel migliore dei modi; in particolare abbiamo rivalutato la situazione assistenziale e le necessità formative sul campo per l’area neurologica/elettroencefalografica e otorinolaringoiatrica”.
In occasione della missione in Kenya, i docenti della Statale hanno anche incontrato rappresentanti della Scuola di Medicina, nata solo due anni fa, della Pwani University, a Kilifi, per discutere anche una possibile convenzione con l’Università Statale di Milano. “Abbiamo tenuto lezioni con un taglio didattico adatto a studenti del primo e secondo anno. Si tratta di un Ateneo con grande potenzialità di sviluppo, perché è l’unica sulla costa da Dar Es Salaam, in Tanzania, fino a sopra la Somalia”. In accordo con l’organizzazione World Friends, inoltre, i docenti della Statale hanno tenuto delle lezioni a Nairobi nella sede del Ruaraka Neema Hospital, dove da molti anni è attivo un programma di formazione permanente.
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