Pubblicato il: 06/06/2022
Immagine tratta da Pixabay

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Una campagna di informazione sul consenso ai vaccini anticovid tra i medici è una modalità conveniente e duratura per incrementare la domanda pubblica di vaccini e “vincere” lo scetticismo di parte della popolazione verso il vaccino contro il Covid-19, al punto che le informazioni fornite a supporto delle vaccinazioni dalla maggioranza dei medici incrementa di quattro punti percentuali la volontà della popolazione di vaccinarsi; al contempo, quindi,  le associazioni di professionisti possono agire per aiutare a combattere la percezione errata di una polarizzazione dei punti di vista dei medici su temi controversi, polarizzazione favorita dai media che alimentano l’esistenza di  opinioni opposte su temi complessi, spesso non lasciando emergere l’opinione prevalente, per esempio nel caso dei vaccini, proprio tra i medici.

Sono alcune delle conclusioni a cui giunge uno studio internazionale pubblicato su Nature, condotto nella Repubblica Ceca, a cui ha partecipato anche il ricercatore dell'Università Statale Vojtěch Bartoš (dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi), con Michal Bauer e Julie Chytilová (Center for Economic Research and Graduate Education e Institute of Economic Studies,  Charles University di Praga), insieme a Jana Cahlíková (Istituto Max Planck di Monaco).

La ricerca si è concentrata, in particolare, sul ruolo che hanno le percezioni errate della popolazione in merito alle opinioni dei medici, quale gruppo di esperti influente, per quanto concerne l’adesione ai vaccini. Nel gennaio 2021 il gruppo di ricercatori ha realizzato un questionario da sottoporre ai medici della Repubblica Ceca, in collaborazione con l’Ordine dei Medici, per chiedere l’opinione dei medici sui vaccini approvati contro Covid-19. Circa diecimila le risposte pervenute da cui è emerso ampio consenso: il 90% dei medici nutre fiducia nei vaccini (mentre il 2% no), il 90% di essi si è già vaccinato o è in procinto di farlo (mentre il 4% non ne ha intenzione) e il 95% raccomanderebbe la vaccinazione ai suoi pazienti in salute. Tali opinioni sono trasversali ad età ed esperienza del medico, così come alla collocazione geografica dello studio di ricevimento degli stessi.

Successivamente, a un campione di 2.101 adulti (nell’ambito della ricerca longitudinale “Life during pandemic”) è stata chiesta la percezione della quota di medici che si fidano dei vaccini approvati e dei medici che intende vaccinarsi. Il 90% di chi ha risposto sottostima il livello di supporto alle vaccinazioni da parte dei medici. In media, pensano che solo il 57% dei medici voglia vaccinarsi e che il 60% di essi nutra fiducia nei vaccini approvati. Ne risulta quindi che chi ha risposto crede erroneamente che l’opinione dei medici sia divisa in due.
Infine, è stata selezionata casualmente la metà dei partecipanti allo studio “Life during pandemic” (pari a 1.050 individui), la quale nel marzo 2021 ha ottenuto informazioni sui reali punti di vista dei medici: mentre l’altra metà dei partecipanti (1.050 persone) non ha ricevuto, invece, le informazioni.

Nel corso dei nove mesi successivi i ricercatori hanno quindi chiesto ripetutamente ai partecipanti di entrambi i gruppi se avessero intenzione di vaccinarsi e se erano già stati vaccinati. La conseguenza è stata un incremento duraturo della domanda di vaccini e un più alto tasso di effettiva adesione alla vaccinazione (di 4 punti percentuali) nel momento in cui la popolazione generale ha avuto accesso al vaccino. Oltre sei mesi dopo che le informazioni erano state fornite, il gruppo che le ha ricevute era altresì più incline a sottoporsi a una seconda dose di vaccino e ha espresso una maggiore richiesta per una terza dose booster.

Il link allo studio pubblicato su Nature