Pubblicato il: 22/05/2020
Immagine tratta da Pixaby

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È aumentata la religiosità degli italiani durante la pandemia? Quanto pesa la prossimità della malattia? Quale giudizio hanno dato gli italiani della sospensione delle celebrazioni religiose durante il lockdown? È cambiata la fiducia nella Chiesa e in Papa Francesco? Sono queste alcune delle domande a cui risponde il Focus sulla religiosità degli italiani del progetto di ricerca ResPOnsE Covid-19. Il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare una infrastruttura di ricerca per il monitoraggio quotidiano dell’opinione pubblica durante l’emergenza Covid-19.
 

La crisi provocata dalla diffusione del Coronavirus ha creato una situazione di forte incertezza e di repentini cambiamenti nelle abitudini dei cittadini italiani. Questi cambiamenti hanno coinvolto anche la sfera religiosa delle persone. Allo stesso tempo, anche le istituzioni hanno dovuto confrontarsi con la crisi in tutti gli ambiti sociali. Così il governo è stato costretto a sospendere le funzioni religiose, al pari di tutte le altre attività collettive. E la Chiesa ha dovuto rispondere a questa sfida, spostando la celebrazione delle funzioni e i momenti di preghiera comunitari dai luoghi di culto al digitale. Nel rapporto studiamo l’impatto che la crisi del Coronavirus ha avuto sulla religiosità degli italiani. Questi i principali risultati:

La religione che ritorna

  • Durante la pandemia è aumentata la frequenza della preghiera e la partecipazione alle funzioni religiose, anche se a queste si è potuto assistere solo in modo virtuale.
  • La pratica è aumentata soprattutto tra coloro che già erano più vicini alla religione.
  •  La Chiesa è riuscita a rispondere alla richiesta di conforto convertendosi temporaneamente al digitale (tv, radio, internet).

La ricerca di conforto

  • La crescita della pratica religiosa ha caratterizzato soprattutto la fase più acuta della crisi.
  •  La frequenza della preghiera comincia infatti a diminuire con la riduzione dei contagi.
  •  La pandemia unisce le generazioni nella preghiera e nella pratica religiosa.
  •  Chi ha avuto contagi in famiglia aumenta notevolmente la partecipazione alle funzioni religiose e la preghiera. Questo è particolarmente vero per gli under 45.

La sospensione delle messe

  •  Il decreto di sospensione delle messe trova un consenso ampio, anche se questo consenso diminuisce tra chi è più religioso.
  • Nel giudizio sulla misura presa dal governo non entrano però solo considerazioni di tipo religioso.
  •  Dopo la conferenza stampa del 26 aprile, che ha confermato la sospensione delle funzioni religiose e a cui è seguita un’accesa discussione politica, il giudizio di chi è più vicino a Lega e Fratelli d’Italia diventa molto più negativo.

La fiducia nella Chiesa e in Papa Francesco

  • La fiducia in Papa Francesco è molto più alta di quella nell’istituzione Chiesa.
  •  Il divario tra fiducia in Papa Francesco e fiducia nella Chiesa cresce soprattutto per le persone meno religiose.
  • Anche la fiducia in Papa Francesco non è solo una questione religiosa: chi è più vicino a Lega e Fratelli d’Italia ha minore fiducia in Papa Francesco, mentre la loro fiducia nella Chiesa è simile a quella degli altri individui.

La ricerca in breve

La ricerca ResPOnsE Covid-19, coordinata dal Prof. Cristiano Vezzoni e a cura del SPS Trend Lab presso il dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università Statale di Milano, rileva comportamenti, opinioni e benessere dei cittadini italiani durante la crisi mediante 150 interviste al giorno che permettono di seguire puntualmente i principali trend, svolte in collaborazione con SWG. L’analisi permette anche un confronto approfondito tra le diverse aree del paese.

Il periodo di copertura dell’indagine andrà da aprile a luglio 2020, includendo la fase di contrasto alla diffusione del Coronavirus e la successiva fase di contenimento del contagio.

Il progetto di ricerca ResPOnsE Covid-19 proseguirà con indagini settimanali fino a luglio.

Tutti i materiali disponibili al sito SPS TREND Lab.

 

 

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