COVID-19 e responsabilità penale: in Statale il primo corso di perfezionamento
La situazione di emergenza conseguente alla pandemia COVID-19 ha generato in pochi mesi una copiosa e continua produzione normativa con importanti riflessi sul diritto penale, sul processo e l'esecuzione penale, con conseguenze destinate a perdurare, alla luce dei numerosi procedimenti aperti. Un "effetto collaterale" della pandemia su cui in questi mesi hanno lavorato i ricercatori del dipartimento di Scienze Giuridiche "Cesare Beccaria" dell'Università Statale di Milano, producendo oltre 90 contributi di studio e ricerca in pochi mesi, pubblicati su sistemapenale.it, rivista diretta dal direttore del Dipartimento, docente di Diritto penale, Gian Luigi Gatta, nata nel novembre dell’anno scorso da un progetto congiunto tra la nostra università e l’Università Bocconi.
Questa attenzione al tema ha portato l'Università Statale di Milano, prima in Italia, a istituire un corso di perfezionamento intitolato “COVID-19 e diritto dell’emergenza: profili penalistici”, in partenza ad ottobre, erogato in modalità telematica. Il corso si rivolge agli avvocati (e sarà accreditato presso l’Ordine, ai fini della formazione continua), ai giuristi e ai consulenti d’impresa, così come a chi è chiamato a compiti e responsabilità per la prevenzione del contagio nel settore pubblico e privato e prevede un'attività didattica di 33 ore dal 22 ottobre al 25 marzo.
La riflessione dei giuristi dell'Università Statale, da cui è nata la proposta di formazione, parte, quindi, dalla considerazione che l'emergenza Covid ha profondamente "segnato" anche il diritto in diversi ambiti e a vari livelli. La produzione di leggi e decreti ha animato e continua ad animare il dibattito politico e quello tra giuristi sull'esistenza di "un diritto dell’emergenza", caratterizzato da un’incidenza senza precedenti, in epoca contemporanea, sui diritti e sulle libertà fondamentali, soggetti a limitazioni per salvaguardare il preminente contro-interesse della salute pubblica.
Il “diritto del coronavirus” ha così interessato pressoché tutti i settori dell’ordinamento giuridico, compreso in particolare quello penalistico, chiamato in causa fin dai primi giorni dell’emergenza come "presidio sanzionatorio" per assicurare l’osservanza delle misure di contenimento, attraverso controlli diffusi su tutto il territorio nazionale.
"Il complesso di norme giuridiche introdotte nel periodo dell’emergenza – spiega il Direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, Gian Luigi Gatta - ha innovato anzitutto il diritto penale sostanziale, introducendo nuove figure di reato e ponendo complessi problemi di responsabilità penale, che nei prossimi mesi e anni saranno oggetto di procedimenti giudiziari, in parte già avviati. E' quindi fondamentale che chi opera nel diritto a vario titolo acquisisca competenze e conoscenze per potersi orientare e affrontare i risvolti e le conseguenze giuridiche del Covid nella consapevolezza che convivere con possibili pandemie – e con misure e strumenti giuridici pensati per fronteggiarle – è una nuova realtà e una nuova sfida rispetto alla quale anche l’Università, con la ricerca e la didattica, anche post-laurea, deve far fronte".
Per informazioni è possibile inviare una mail a: perfezionamento.beccaria@unimi.it.
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Gian Luigi Gatta
Dipartimento di Scienze Giuridiche Cesare Beccaria
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