COVID-19: la robotica per processare i tamponi

Sistemi di automazione robotica open source per incrementare il numero di tamponi processati quotidianamente per l’individuazione di SARS-CoV-2. Il progetto pilota, inaugurato il 27 giugno, è stato avviato presso il Presidio Ospedaliero Territoriale di Calcinate "F.M. Passi", in provincia di Bergamo, e ha visto il coinvolgimento dell’Università Statale di Milano con il contributo di Alice Melocchi, ricercatrice del dipartimento di Scienze Farmaceutiche, tra i proponenti del progetto “E2E High-throughput COVID-19 testing nell’area bergamasca con macchine OpenTrons”, sviluppato in collaborazione con l’ASST Bergamo EST e il Distretto Rotary 2042.

Il progetto, in particolare, ha visto la ristrutturazione, a carico dell’ASST Bergamo EST, di un laboratorio dell’Ospedale di Calcinate e l’installazione di sistemi di automazione robotica open source per processare i tamponi in tempi record. La linea di 15 macchine installate, infatti, è in grado di elaborare un tampone ogni 28 secondi, per un totale di 2500 tamponi al giorno. Entro metà luglio sarà introdotta una nuova linea costituita da 15 macchine che consentirà al laboratorio di operare a pieno regime arrivando a processare fino a 5000 tamponi al giorno.

I costi delle attrezzature e dei reagenti, pari a oltre 500mila euro, sono stati coperti da donazioni private raccolte dal Distretto Rotary 2042, con la partecipazione di aziende private. Oltre all’Università Statale di Milano, il progetto ha visto la partecipazione del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Bergamo, con il coinvolgimento di studenti, dottorandi e operatori volontari di elevata specializzazione.

"L’Università Statale di Milano – commenta Alice Melocchi - ha risposto con entusiasmo alla richiesta di collaborazione, rendendo disponibili le proprie competenze in uno sforzo integrato ed interdisciplinare fondamentale per la finalizzazione del laboratorio pilota".