Pubblicato il: 03/09/2020
Alessandro Gandini, ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all'Università Statale

Alessandro Gandini, ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all'Università Statale

Si chiama "CRAFTWORK: Understanding the relationship between identity and work in the context of the future of workil progetto dell’Università Statale di Milano finanziato dalla Commissione Europea attraverso un ERC Starting Grant 2020, il programma di finanziamento dell’European Research Council destinato a progetti di ricerca individuali valutati sulla base del solo criterio dell'eccellenza scientifica.

Guidato da Alessandro Gandini, ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il dipartimento di Scienze sociali e politiche della Statale, il progetto CRAFTWORK studierà la diffusione delle forme di lavoro ‘neo-artigianale’ e la loro rilevanza nel contesto del dibattito internazionale sul futuro del lavoro.

Con l’espressione ‘lavoro neo-artigianale’ si intendono forme di lavoro che recuperano modi di produzione tipicamente pre-industriali, riproposti in modalità innovative e calate all’interno del contesto dell’economia digitale. In particolare, si tratta di un fenomeno emergente soprattutto, ma non solo, nel settore alimentare – si pensi ad esempio alle produzioni di cibo in modalità artigianale, come la birra – ma ancora scarsamente studiato. Al momento si dispone di pochi dati su chi siano coloro che scelgono un lavoro neo-artigianale, sulle motivazione che li hanno spinti verso questo tipo di lavoro e le pratiche tipiche di queste forme di lavoro innovative.

Il progetto CRAFTWORK – ci spiega Alessandro Gandini, responsabile del progetto - vuole osservare da vicino un fenomeno emergente del presente: il ritorno di forme di produzione e lavoro pre-industriale nel contesto dell’economia digitale. Il progetto servirà ad aumentare la conoscenza attuale di queste nuove forme di lavoro, la loro diffusione e quali siano le pratiche che le caratterizzano, per valutare la loro rilevanza nel contesto dell’importante dibattito sul futuro del lavoro”.

Il progetto, di durata quinquennale (2021-2025), si pone l’obiettivo di elaborare una definizione teorica del lavoro neo-artigianale da un punto di vista sociologico, a partire da una mappatura degli esempi più rilevanti a livello di Unione Europea, condotta attraverso un’osservazione sul campo con visite a 20 luoghi di produzione neo-artigianale e interviste ai lavoratori su motivazioni e attitudini. Il progetto, infine, approfondirà anche il ruolo delle tecnologie digitali applicate a queste innovative forme di lavoro sia da un punto di vista produttivo che di operazioni di promozione e branding online dell’azienda e del prodotto.

Contatti