Pubblicato il: 20/09/2024
Inaugurazione della mostra Donne in cattedra all'Università degli Studi di Milano: Elena Buscemi, Michela Minesso, Andrea Gamberini, Elio Franzini.

Inaugurazione della mostra Donne in cattedra all'Università degli Studi di Milano: Elena Buscemi, Michela Minesso, Andrea Gamberini, Elio Franzini.

In occasione del Centenario dell'Università degli Studi di Milano, il dipartimento di Studi Storici ha celebrato il contributo femminile al mondo accademico con la mostra Donne in cattedra. Le docenti dell’Università degli Studi di Milano, 1924-2024. Ideata e curata da Michela Minesso, docente di Storia delle istituzioni politiche in Statale, la mostra, ospitata lungo il loggiato d'onore del rettorato, è stata inaugurata il 20 settembre dal rettore Elio Franzini e resterà aperta al pubblico dal 23 settembre al 14 ottobre, con ingresso gratuito dalle 9.30 alle 17.30.

Il percorso espositivo mette in luce la storia accademica e scientifica dell'Ateneo dal 1924 ad oggi, raccontata attraverso le figure delle donne docenti. La mostra, la prima nel suo genere in Italia, propone immagini inedite provenienti da archivi fotografici e documentari, che illustrano il contesto storico di Milano e dell'università dal ventennio fascista alla ricostruzione postbellica, fino agli anni della contestazione e ai decenni più recenti.

Le protagoniste della mostra appartengono a numerose discipline: letteratura, arte, diritto, scienze e medicina. La narrazione comincia con Rina Monti, prima ordinaria nella storia dell’università italiana che ha insegnato anche in Statale, per proseguire con figure di spicco come Margherita Hack, astrofisica di fama internazionale, Cesarina Tibiletti, 'artefice' della prima cattedra di Algebra in Statale, la biochimica Ada Bolaffi, vittima delle persecuzioni razziali, la germanista Lavinia Mazzucchetti, la geografa Angela Codazzi, custode durante la guerra del patrimonio librario del suo Istituto, la storica Enrica Pischel e tante altre, sino alle studiose vissute in tempi più recenti.

Questa iniziativa rappresenta non solo un omaggio alle figure femminili che hanno contribuito alla crescita dell'università in generale e dell'Ateneo milanese in particolare, ma anche un'opportunità per riflettere sull’evoluzione della condizione femminile nel mondo accademico e scientifico, sottolineando il valore della loro eredità.

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