Pubblicato il: 01/03/2023
Il regista e gli attori Giovanni Calcagno, Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta con Maria Pia Abrracchio, Luca Peyronel, Claudia Berra e Alberto Bentoglio

Il regista e gli attori Giovanni Calcagno, Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta con Maria Pia Abrracchio, Luca Peyronel, Claudia Berra e Alberto Bentoglio

Regista e attori dello spettacolo teatrale “Gilgamesh. L’epopea di colui che tutto vide”, Giovanni Calcagno, Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta, hanno incontrato la comunità di studentesse e studenti dell’Ateneo nella sala di Rappresentanza di via Festa del Perdono.

Prodotto da ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, con la regia di Giovanni Calcagno, lo spettacolo - che è in tournée da inizio febbraio e in scena al teatro Carcano di Milano dal 28 febbraio al 5 marzo - è interpretato dallo stesso Calcagno con gli attori Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta. Consulente scientifico dello spettacolo è
Luca Peyronel, docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico all’Università Statale di Milano, che ha curato anche la prefazione del libro di Giovanni Calcagno, a cui si rifà il testo teatrale, “Gilgamesh. L’epopea di colui che tutto vide” (Mesogea).

Si è detto giustamente che le vicende di Gilgamesh risultano senza tempo e dunque senza fine, perché si configurano come un viaggio dell’uomo lungo strade che non hanno barriere geografiche e superano ogni suddivisione cronologica. Si rivolge a ognuno di noi pur restando canto corale di una civiltà lontana, espressione della cultura delle genti mesopotamiche. Testimone indissolubile della fitta trama che unisce il passato e il presente, affrontando temi universali che ci pongono dinanzi ai misteri della vita e della morte, alle contraddizioni dell’amore e della amicizia, alla violenza e al dolore, ci spinge senza tregua a interrogarci sul senso profondo della nostra esistenza” (dalla prefazione di Luca Peyronel al libro “Gilgamesh. L’epopea di colui che tutto vide”).

L’incontro all’Università Statale è stato per la comunità studentesca l’occasione per conoscere da vicino la storia di Gilgamesh, i suoi profondi significati e confrontarsi con il regista, gli attori e Luca Peyronel in un dibattito interdisciplinare a cui hanno partecipato anche Claudia Berra, direttrice del dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici, e Alberto Bentoglio, direttore del dipartimento di Beni culturali e ambientali. Ad aprire l’incontro, i saluti di Maria Pia Abbracchio, prorettrice vicaria e con delega a Ricerca e Innovazione.

"Gilgamesh" è considerato il più antico poema del mondo. Circa due secoli fa, nel corso degli scavi del palazzo del re degli Assiri Assurbanipal, a Ninive, in Mesopotamia settentrionale, vennero rinvenute migliaia di tavolette con testi in scrittura cuneiforme che, una volta decifrate, rivelarono anche l’esistenza di un componimento dal titolo “Di colui che vide le profondità e le fondamenta della terra”. Un lavoro lungo un secolo ha permesso agli assiriologi di ricomporre, da quasi duecento frammenti, circa duemilaquattrocento versi dei tremila originari della versione classica, redatta in lingua babilonese e raccolta in una ‘serie’ numerata di dodici tavolette.

Secondo gli studiosi, questa versione dell’epopea di Gilgamesh fu elaborata attorno al XII secolo a.C. a Babilonia da un sacerdote di nome Sînleqiunnini. Un’epica formalizzata nel I millennio a.C., ma che era stata narrata e affidata al segno cuneiforme già dalla fine del III millennio a.C., con una straordinaria diffusione geografica e culturale.

Lo spettacolo, ispirato dal testo di Giovanni Calcagno, è così una potente ed evocativa rappresentazione che avvicina il pubblico alle antiche culture mesopotamiche, alla letteratura di queste civiltà, ai luoghi delle terre tra l'Eufrate e il Tigri, accompagnando lo spettatore, attraverso la narrazione di tre grandi attori, nel viaggio del mitico re di Uruk, la 'prima' città della storia, che, dopo la morte dell’amico Enkidu, lascia il trono per andare alla ricerca del segreto della vita eterna.

Ho potuto seguire 'Gilgamesh. L'Epopea di colui che tutto vide' nelle sue varie tappe, dalla nascita del progetto alla riscrittura del testo teatrale, uscito anche come libro, fino al debutto al Teatro Storchi di Modena – commenta il professor Peyronel -. Sono ora davvero emozionato del suo arrivo in Lombardia e soprattutto a Milano.  La possibilità di un incontro in Statale con Giovanni Calcagno, Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta, offre una occasione preziosa per riflettere sull'importanza delle culture del passato nella nostra società contemporanea, in una modalità che supera le tradizionali suddivisioni disciplinari e che spazia dall'archeologia e storia antica alle discipline dello spettacolo”. 

Agevolazioni per la comunità studentesca e per il personale della Statale

Grazie alla convenzione tra l'Ateneo e il Teatro Carcano per la stagione teatrale 2022-2023, comunità studentesca e personale dell'Università degli Studi di Milano, possono usufruire del costo del biglietto scontato a 15 euro estendibile a eventuale accompagnatore, prenotando dall'account e-mail con dominio @unimi.it e @studenti.unimi.it all'indirizzo promozione@teatrocarcano.com e precisando la data dello spettacolo e il numero di biglietti.

 

Nei Materiali allegati la locandina dell'incontro.

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