Pubblicato il: 21/11/2025
Ginko biloba, Orto Botanico di Brera

Ginko biloba, Orto Botanico di Brera

Il 21 novembre si celebra la Giornata nazionale degli Alberi, istituita per ricordare il valore del patrimonio arboreo italiano e l’importanza della sua tutela. Una ricorrenza che coincide con uno dei momenti più affascinanti dell’anno: il cambiamento di colore delle foglie, che accompagna alberi e arbusti verso il riposo invernale.

All’Orto Botanico di Brera, sede dell’Università Statale di Milano, la bellezza di questo passaggio stagionale si intreccia con il prestigio degli esemplari inseriti nell’elenco nazionale degli alberi monumentali del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF). L’elenco, che oggi comprende 4.944 alberi tutelati in tutta Italia, include anche alcuni dei protagonisti più iconici dell’Orto: i due storici Ginkgo biloba, riconosciuti come “insieme omogeneo di alberi monumentali” durante le visite in occasione del convegno del 19 novembre 2025 (Alberi monumentali: un patrimonio da tutelare) per età, dimensioni e valore storico. Maschio e femmina, hanno circa due secoli e mezzo di vita e sono coevi alla nascita dell’Orto come istituzione scientifica, diventandone un vero simbolo vivente.

In queste giornate d’autunno le loro chiome dorate regalano uno degli scorci più suggestivi del giardino, con le particolari foglie a ventaglio che sfumano nel giallo oro. Accanto ai Ginkgo, attirano l’attenzione anche la cascata brillante di foglie del Noce del Caucaso (Pterocarya fraxinifolia), divenuto monumentale nel 2024, e le tonalità aranciate del giovane Liriodendron tulipifera.

Questi esemplari stanno perdendo il fogliame in preparazione all’inverno imminente. È un iter naturale, che ogni anno ci impressiona con una palette di colori cangianti nei toni del giallo e del rosso e che trova la sua ragione biologica nell’esigenza, che le piante hanno, di superare la stagione avversa entrando in uno stato di quiescenza che garantisca loro di non disperdere le scarse risorse invernali, investendole in un bilancio energetico impegnativo come è quello fotosintetico”, spiega Martin Kater, delegato per la Conservazione e la Valorizzazione degli Orti Botanici e Musei della Statale, che prosegue: “Le piante decidue, nel loro normale processo vegetativo, innescano nel periodo autunnale un fenomeno di morte cellulare programmata che porta alla caduta delle foglie, non prima però di avere recuperato e redistribuito il materiale strutturale presente nelle cellule senescenti. Il primo passo di questo percorso è la degradazione della clorofilla nella sua funzione di pigmento fotosintetico, di conseguenza le foglie iniziano a perdere il colore verde e acquisiscono maggiore visibilità le sfumature giallo-aranciate dovute alla naturale presenza di carotenoidi o colorazioni più rosse determinate in questo caso dalle antocianine”.

Accanto alle specie decidue, l’Orto ospita anche numerosi esemplari sempreverdi, che affrontano i mesi freddi con strategie differenti. Tra questi, la Torreya taxifolia mantiene una chioma persistente grazie alle foglie aghiformi e cerose, capaci di limitare la perdita d’acqua e di sostenere un’attività fotosintetica, seppur ridotta, anche in inverno. Una soluzione che consente alla pianta di evitare il grande dispendio energetico necessario per il rinnovo completo della chioma in primavera.

L’Orto Botanico di Brera è aperto al pubblico anche durante la stagione autunnale e invernale, dal lunedì al sabato non festivi, dalle ore 9:30 alle 16:30, con numerose iniziative pensate per visitatori e visitatrici di tutte le età.

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